Attualità

Ordigni bellici fatti brillare dagli artificieri

Duecento grammi di tritolo, 3 spolette della prima guerra mondiale e un'altra bomba che inizialmente sembrava contenere del gas chimico

Nella mattinata di ieri, 24 settembre gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Volterra, guidato dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Paolo Pizzimenti, sono stati impegnati nelle procedure di bonifica di diversi ordigni esplosivi. Erano stati trovati alcuni giorni fa in due distinte aree: la prima in località “Morteto” nel territorio di Volterra e l’altra al “Masso delle Fanciulle” in quello di Pomarance

Le procedure erano state attivate dal Commissariato fin da quanto gli agenti hanno appreso del ritrovamento dei residuati bellici. Dalla polizia però, era stato mantenuto il massimo riserbo su dove si trovassero affinchè i procedimenti di bonifica potessero essere completati in sicurezza. 

L'attività di bonifica si è rivelata particolarmente impegnativa a causa della presunta natura di uno di questi ordigni, che pareva essere a caricamento speciale di natura chimica. Lungo e meticoloso è stato l’esame effettuato al manufatto presumibilmente caricato con gas: momenti di apprensione sono stati vissuti quando una delle apparecchiature utilizzate aveva effettivamente rilevato tracce ignote di natura chimica, ma ogni allarme è rientrato quando l’esame complessivo ha evidenziato il contenuto convenzionale dell’ordigno.

Gli altri residuati erano già stati identificati come 3 spolette a doppio effetto Modello 900 (in uso durante la prima guerra mondiale, all'artiglieria italiana) ed un panetto da 200 grammi di trinitrotoluene, comunemente detto “tritolo” e spesso abbreviato in Tnt

Al termine delle operazioni di messa in sicurezza, tutto quanto è stato interrato e fatto brillare, quindi  definitivamente neutralizzato.

Compito della Polizia di Stato è stato anche assicurare un’adeguata cornice di sicurezza, con chiusura delle strade, per garantire le aree di sgombero a tutela dell’incolumità della popolazione data l’esposizione ad elevato rischio in caso di detonazione accidentale. Mentre le attività di bonifica sono state eseguite da artificieri specializzati in armamenti chimici del Nucleo “Explosive Ordnance Disposal” del Centro Tecnico Logistico Interforze di Civitavecchia e, per quanto riguarda quelli convenzionali, da artificieri EOD del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza

In supporto tecnico ed in assistenza sanitaria erano presenti alle operazioni i militari del decimo Reparto Centro Rifornimenti e Mantenimento di Napoli di stanza a Cecina, in appoggio al nucelo di Civitavecchia, e militari del VIII Centro di Mobilitazione della Croce Rossa Italiana di Firenze, a supportare gli artificieri fiorentini.