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"Parlerò con Franceschini del teatro stabile"

Lo ha detto il guardasigilli a proposito del progetto della Compagnia della Fortezza per il carcere di Volterra; il ministro ha ballato insieme agli attori durante 'Santo Genet'

Punzo e Arena in 'Mercuzio non vuole morire'

"Ministro, ci aiuti a realizzare il nostro sogno ed a fare di questa compagnia il teatro stabile del carcere di Volterra". Così il fondatore della Compagnia della Fortezza Armando Punzo si è rivolto al Ministro della Giustizia Andrea Orlando che ieri, 9 novembre, ha assistito allo spettacolo Santo Genet al teatro Verdi di Pisa. Il guardasigilli ha risposto che la richiesta va fatta al Ministro Franceschini, ma ha assicurato che si farà portavoce dell'istanza e che l'esperienza volterrana è da replicare anche altrove.

Santo Genet, messo in scena dai detenuti-attori del carcere volterrano, ha aperto sabato 8 la stagione al teatro pisano, conquistando il pubblico e registrando il sold out nei due spettacoli del week-end. La pièce coinvolge lo spettatore e lo rende parte dello spettacolo: in una delle scene finali è stato coinvolto anche il ministro che ha ballato insieme agli attori e al resto della platea.

Prima dello spettacolo, Orlando ha incontrato la Compagnia della Fortezza ed ha dichiarato di essere "molto interessato al fatto di poter replicare anche in altri istituti l'esperienza di Volterra". Si è detto disponibile ad incontrare i giudici di sorveglianza e l'amministrazione penitenziaria per favorire la nascita di queste esperienze. Aniello Arena, ex detenuto del carcere di Volterra ed ora impegnato nella recitazione anche nel mondo del cinema, ha ricordato al ministro che "è proprio grazie al lavoro di Punzo se da 10 giorni sono un ex ergastolano che ha potuto usufruire della libertà condizionale".

Secondo il guardasigilli "una delle maggiori inefficienze del nostro sistema penitenziario è la recidiva e quindi il percorso rieducativo". "Perciò l'esperienza della Compagnia della Fortezza - ha aggiunto - deve essere vista come un modello al quale ispirarsi: non spetta a me dire se può o meno diventare un teatro stabile, ma ne parlerò con Franceschini, tuttavia sono molto interessato, e lavorerò per questo, per fare in modo di replicarla il più possibile affinché le carceri italiane siano anche un luogo di riscatto per chi le abita dopo avere commesso reati ed espiato le sue colpe".