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Pediatra: "Damone fa finta di non capire"

Il sindaco sulla reperibilità pediatrica in ospedale: "se ne faccia una ragione, continueremo fino a che non avremo raggiunto il risultato"

Per il primo cittadino la presenza dello specialista potrebbe eviterebbe i trasferimenti in elicottero dei piccoli pazienti, quando non necessari. Non si fa attendere la replica del sindaco di Volterra Marco Buselli dopo le dichiarazioni del direttore generale della Asl 5 Rocco Damone sulla reperibilità pediatrica: "il direttore se ne faccia una ragione; continueremo fino a che non avremo raggiunto il risultato, che è soprattutto un fatto di civiltà". La richiesta è sempre la stessa: avere un pediatra reperibile a Volterra anche dopo le 20 e nei giorni festivi, che oggi non c'è e che costerebbe solo 8mila euro.

"Damone fa finta di non capire - spiega Buselli - alla domanda 'cosa sarebbe successo se il caso fosse avvenuto alle 20.01' non ha di fatto mai risposto".
Secondo il primo cittadino il direttore "tenta di chiudere i due casi, che sono diversi tra loro, partendo dal fatto che è andato tutto bene". I casi di cui parla sono sono quello di un bambino arrivato a Volterra in gravi condizioni un pomeriggio alle 18, dove, alla presenza della pediatra, è stato stabilizzato, intubato e trasportato al Meyer in elicottero. Il secondo, invece, riguarda una bambina di 3 anni che aveva ingerito delle monetine: da Volterra alle 23 i medici, tra cui non c'era il pediatra, l'hanno visitata e inviata a Firenze con Pegaso.

"Io continuo a concentrarmi sul primo caso (quello del bimbo intubato ndr), chiedendo maggiori garanzie per i piccoli nei notturni e nei festivi - afferma Buselli - questa misura andrebbe nel senso di garantire anche una maggior appropriatezza nei percorsi, perché il pediatra dopo aver effettuato la propria valutazione potrebbe anche, in alcuni casi, decidere di evitare la centralizzazione al Meyer con l'elicottero". 

Il sindaco parla anche dei costi di Pegaso: "attualmente il finanziamento annuo stanziato per l’elisoccorso regionale, comprensivo di tutti gli oneri, è attorno ai sedici milioni di euro". "Ogni volta che l'elicottero si alza in volo a vuoto o per un ricovero inappropriato, si bruciano comunque molti soldi pubblici, - conclude il primo cittadino di Volterra - a fronte degli appena ottomila euro annui che servirebbero a garantire il servizio di reperibilità pediatrica sul posto".