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Pegaso d'oro alla città di Volterra

Il massimo riconoscimento della Regione assegnato alla prima capitale toscana della cultura. La premiazione a Palazzo Strozzi Sacrati

Il governatore Eugenio Giani ha consegnato questa mattina il Pegaso d’oro, massimo riconoscimento della Regione Toscana, alla città di Volterra, prima capitale toscana della Cultura.  La consegna è avvenuta a Firenze, a palazzo Strozzi Sacrati.

Il riconoscimento è stato consegnato al sindaco Giacomo Santi. “Il massimo riconoscimento che la Regione Toscana ci poteva tributare per il lavoro che abbiamo svolto in questi anni prima come candidata a Capitale italiana della cultura, e come Capitale toscana della cultura poi. Una grande soddisfazione  - ha detto Santi - che credo abbia portato risultati importanti per tutta la città, a partire dagli investimenti infrastrutturali tra cui il contributo annunciato dal ministro Franceschini per l’anfiteatro, e poi il teatro stabile in carcere, il museo Guarnacci, la mostra sul Rosso fiorentino, insomma siamo riusciti a intercettare risorse pubbliche e private che hanno portato questa città a volare, cosa che vogliamo che Volterra continui a fare”.

Presenti alla premiazione anche l'assessore alla cultura Dario Danti, il direttore di Volterra22 Paolo VerriCinzia De Felice, project manager di Volterra22, e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

“Abbiamo fortemente voluto tributare a Volterra il Pegaso d’oro. Lo avevamo annunciato a coronamento dell’impegno profuso da questa comunità nella candidatura al titolo nazionale di città della cultura - ha detto il presidente Giani - un impegno che Volterra ha saputo valorizzare mettendo a sistema una straordinaria offerta culturale e turistica, capace di andare oltre i confini comunali e regionali".

"In questi mesi  - ha aggiunto il presidente della Regione- abbiamo visto tutti chiaramente una Volterra capace di includere, di curare, di innovare, di raccontare e di raccontarsi, forte della sua storia che ha sviluppato nei secoli attività peculiari come quella della produzione del sale e della lavorazione dell’alabastro, fino alla capacità di accogliere la diversità e la malattia nel suo grande, ed oggi ex, ospedale psichiatrico. Non ultimo, capace di generare la formidabile esperienza della compagnia del carcere diretta da Armando Punzo, che da oltre 30 anni ha saputo costruire con costanza un progetto di 'differenza', fermento culturale che si è imposto per qualità ed unicità a livello nazionale ed internazionale e ci rappresenta in Italia e nel mondo, al punto da ricevere a Venezia il Leone d’oro alla carriera”.