Attualità

Sindaci e prefetto contro lo spaccio di droga

Fedeli, Manzi e Ceccarelli convocati per una riunione in Prefettura: nel mirino i bivacchi e lo spaccio di droga nei boschi dei tre Comuni

La Prefettura di Pisa

Una riunione con il prefetto per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga nelle zone boschive. I sindaci Simona Fedeli, di Montescudaio, Claudia Manzi, di Casale Marittimo, e Sandro Ceccarelli, di Guardistallo, sono stati convocati dal prefetto Maria Luisa D'Alessandro per una seduta del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica a Pisa.

Sul tavolo, appunto, il problema dello spaccio di stupefacenti, che i tre sindaci hanno presentato alla Prefettura come una delle principali criticità delle zone boschive che accomunano i tre territori comunali.

"È stata una riunione costruttiva, in un clima di grande collaborazione - hanno commentato dopo l'incontro i tre primi cittadini - agiremo in modo congiunto, con l’obiettivo di arginare e porre un freno a un fenomeno noto da molto tempo, ma di difficile contenimento, sia per gli strumenti normativi adisposizione sul fronte della repressione, sia per il numero di risorse che si possono mettere in campo, che non sono illimitate".

Proprio durante la riunione, è stato deciso che verranno svolti mirati servizi interforze di controllo del territorio nelle aree di riferimento e lungo le arterie stradali interessate, con il supporto delle Polizie locali e dei Carabinieri forestali. Tra le proposte emerse, inoltre, c'è anche la possibilità di agire direttamente sui proprietari dei terreni, invitandoli a denunciare i bivacchi illeciti all’interno delle proprietà, facilitando, così l'intervento delle forze dell'ordine.

"Il confronto con la Prefettura è fondamentale e ci permetterà di avere un'ottimizzazione sia delle azioni operative sul campo che delle risorse umane e strumentali a disposizione - hanno concluso Fedeli, Manzi e Ceccarelli - abbiamo ragionato all’unisono con il prefetto sull’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini nonché la libertà di ciascuno di frequentare i nostri boschi, riducendo sensibilmente il rischio di imbattersi in bivacchi, rifiuti abbandonati o, peggio, nelle attività degli spacciatori".