Elezioni

"Non d'accordo con Casella, ma niente giustifica la violenza"

La candidata del Pd Alessandra Nardini prende posizione su quanto avvenuto al Polo Piagge: "Ziello ha perso un'occasione per tacere"

Alessandra Nardini

Anche da parte dell'assessora regionale Alessandra Nardini, candidata nella lista del Partito Democratico per le elezioni di Ottobre, arriva la condanna sui fatti avvenuti al Polo Piagge, con l'aggressione del professor Rino Casella.

"Trovo ingiustificabile quanto accaduto - ha detto - la mia condanna è ferma e convinta, perché ritengo la violenza sempre ingiustificabile. Questo lo dico non essendo d'accordo con molte delle posizioni del professore che ho letto sulla stampa, dato che ritengo che quello in corso contro il popolo palestinese sia un genocidio e che siano giuste le decisioni dell'Ateneo sull'interruzione dei rapporti con certe realtà legate al Governo di Israele".

Il professor Casella, infatti, aveva espresso la sua contrarietà su questa scelta dell'Ateneo. "In ogni caso, il disaccordo non deve mai tradursi nella giustificazione della violenza - ha aggiunto Nardini - l'attenzione pubblica sul genocidio del popolo palestinese va tenuta altissima, ma non si deve fare certo con le botte o con le scene di cui abbiamo letto, tantomeno in luoghi sacri di conoscenza, dialogo e confronto quali sono e devono restare le nostre Università".

"Alle ragazze e ai ragazzi tentati dalla scorciatoia violenta dico fermatevi, perché questo porta alla morte della civiltà e della democrazia - ha proseguito - non è con la violenza che si può fermare altra violenza, l'orrore indicibile del genocidio in corso nella Striscia di Gaza, della distruzione di Gaza City e dell'occupazione della Cisgiordania. Invece, al solito Ziello che evoca e giustifica i manganelli, rispondo che, come sempre, ha perso un'occasione per tacere, non rendendosi conto che la propaganda violenta e l'ideologia estremista del suo partito e dei suoi alleati internazionali è causa e parte integrante della degenerazione del clima politico a cui assistiamo".