Lavoro

Pmi, un 2014 con segno negativo per gli affari

Maggiore ottimismo per il 2015. Secondo un'indagine della camera di commercio le imprese pisane hanno perso il 7,2 per cento di fatturato

Per le piccole e medie imprese pisane il 2014 chiude in negativo, sia sul fronte del fatturato (-7,2 per cento) che degli addetti (-2,9). Almeno secondo un'indagine condotta dalla Camera di Commercio su un campione di 436 piccole e medie imprese del territorio.

Si tratta di numeri peggiori rispetto a quelli delle aziende toscane dove, invece, il fatturato rimane stabile e l’occupazione scende di appena l’1,8 per cento. Le attese per il 2015, tuttavia, denotano maggiore ottimismo. La quota di Pmi pisane che prevede un aumento del proprio giro di affari, grazie al turismo e al manifatturiero, torna infatti a crescere interessando, nel 2015, più di un’impresa su cinque, mentre la Toscana si ferma al 20 per cento. 

27 imprese su 100 hanno ricapitalizzato l’azienda con mezzi propri: un livello che non si toccava dal 2011. Un impegno, quello della ricapitalizzazione, che risulta particolarmente elevato tra le imprese del commercio (il 45 per cento lo ha fatto) e del turismo (31).