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Agricoltura, crescono le imprese degli stranieri

Balzo in avanti di oltre il 15% per le imprese non italiane nelle campagne della Provincia di Pisa. Tra queste, c'è quella di Graciela e Stephen

Dal 2019 a oggi, le imprese agricole guidate da imprenditori stranieri, in Provincia di Pisa, hanno registrato un aumento di oltre il 15%, attestandosi a 228. Un incremento in controtendenza rispetto alla riduzione generale del numero di imprese agricole locali condotte da italiani, pari a -2,3%.

Non si tratta solo di vip e imprenditori di successo: la campagna toscana è il sogno italiano per molti immigrati, che dopo un’esperienza in qualità di lavoratore dipendente sono riusciti a diventare imprenditori di se stessi e a raggiungere una vera integrazione sociale ed economica.

Lo ha confermato Coldiretti Pisa, sulla base dei dati della Camera di Commercio. "Nell’ultimo triennio sono nate 30 nuove imprese agricole di non italiani, consolidandole come elemento strutturale del settore primario e della nostra società - ha spiegato il presidente Marco Pacini - una crescita significativa che è anche un paramento importante per misurare l’integrazione lavorativa e sociale di tanti immigrati insieme al loro contributo alla crescita economica del nostro sistema".

"Sono una forza imprenditoriale e lavorativa indispensabile che rende la nostra agricoltura multietnica - ha aggiunto - attori del made in Tuscany a tutti gli effetti che contribuiscono ai primati del nostro agroalimentare di qualità".

Sono tante sono le storie di ritorno, sulle tracce delle origini e dei propri avi. Un impulso che si riflette in un cambio di vita e lavorativo radicale come quello che hanno fatto Graciela Musso, 56 anni, nata in Argentina, ex avvocato, e il marito Stephen Norman, originario di Trinidad Tobago, ingegnere.

La coppia ha scelto di vivere tra le colline di Pomarance, dove hanno recuperato alcuni anni fa un'oliveta abbandonata. Oggi producono olio extravergine, un prodotto molto apprezzato dalle cucine stellate.