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Rossi: "Dichiareremo lo stato d'emergenza"

Così si è espresso il presidente della Regione dopo il vertice a Pisa. In tre ore sono caduti 5 milioni di metri cubi d'acqua

Una via del centro di Pisa

"Domani dichiareremo lo Stato di emergenza regionale in seguito al maltempo che oggi ha colpito buona parte della Toscana". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al termine dell'incontro che ha avuto a Pisa insieme all'assessore regionale alla Protezione civile Federica Fratoni, al sindaco Marco Filippeschi e ai rappresentanti della Prefettura, della Questura, dei vigili del fuoco, della Protezione civile e delle associazioni del volontariato.

Rossi ha ricordato inoltre come "Il nuovo sistema di allerta meteo che abbiamo elaborato insieme al Lamma ha funzionato tanto che è stato possibile chiudere alcuni sottopassi ed evitare problemi peggiori".

Durante la riunione nella sede della Protezione civile, le autorità hanno compiuto anche una prima stima dei danni.

Nella sola giornata di oggi sono oltre trecento (ma la cifra è destinata ad aumentare) le richieste di intervento giunte al Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Pisa.

Come ha ricordato il vicesindaco di Pisa Paolo Ghezzi, in tre ore si sono riversate sul territorio dai 5 ai 7 milioni di metri cubi d'acqua.

"Di fronte a questa nuova emergenza - ha commentato Rossi - tutti hanno ben operato, dalla Prefettura, ai Vigili del fuoco, alle associazioni del volontariato ben coordinate dalla Protezione civile".

Si stima che circa 300 famiglie siano rimaste senza energia elettrica ma si conta di riattivare la corrente entro la serata. "Vorrei invitare tutti - ha sottolineato l'assessore Federica Fratoni - a non alimentare aspettative perché difficilmente riusciremo a reperire nuove risorse per riparare i danni. Intendiamo però replicare il sistema di garanzie al credito già adottato a Torrita di Siena e insieme all'assessore Ceccarelli inizieremo presto un giro in tutti i territori a rischio per predisporre, con gli amministratori locali, un piano che preveda interventi strutturali".

Per i cittadini e gli imprenditori che faranno interventi, anche semplici, di messa in sicurezza dei locali di loro proprietà a partire dagli scantinati si pensa a prestiti a tasso zero con rimborsi in tre anni ed una sospensione nel primo anno. Quanto alla possibilità di ottenere fondi statali è stato sottolineato come, per l'uragano del 5 marzo scorso, a fronte di una stima sobria di 500 milioni di euro di danni, da Roma ne siano arrivati soltanto 12.