Politica

"Discarica di Bulera, serve un nuovo accordo"

L'opposizione chiede che sulla gestione della discarica si stipuli un protocollo adeguato all'attuale situazione: "Conferimenti più che raddoppiati"

La discarica di Bulera

Il gruppo consiliare di Democrazia civica chiede risposte sulla nuova gestione della discarica di Bulera e propone di aprire un confronto per arrivare a un protocollo che sostituisca quello firmato nel 2016.

"Abbiamo avuto come unica risposta il silenzio assoluto da parte della amministrazione - hanno spiegato i consiglieri di opposizione - i nostri interventi si proponevano di salvaguardare, oltre che la sicurezza ambientale del territorio, anche gli interessi economici e occupazionali dei lavoratori che vi operano e dei cittadini che vi abitano".

"L'accordo del 2016 prevedeva, oltre la sicurezza della discarica, anche la valorizzazione delle attività economiche legate alla proprietà, con l’impegno esplicito a creane di nuove. Molto di quanto previsto nel protocollo di allora, però, non è stato attuato - hanno proseguito - anzi, è stato sostanzialmente stravolto in quanto la proprietà, anziché rafforzare la sua presenza nel territorio, ha scorporato l’azienda in vari settori cedendoli a terzi. Tra questi, anche quello della gestione della discarica, liberandosi così di un legame e dell'impegno assunto a suo tempo"

"Nonostante il protocollo prevedesse un conferimento di 500 tonnellate giornaliere di rifiuti, per un traffico di 16 automezzi giornalieri, oggi siamo ad oltre il doppio di quelli allora stabiliti - hanno specificato - domandiamo quindi alle amministrazioni regionale e comunale e ai sindacati firmatari, considerando il fatto che il protocollo non è più corrispondente alla nuova realtà gestionale, se sia loro intenzione di aprire fin da subito un confronto per ridefinire un nuovo accordo".

Tra le questioni, Democrazia civica ne affronta alcune. "Quali devono essere le aree geografiche di provenienza previste per i rifiuti conferiti, quali tipologie di rifiuti sono destinate al conferimento e se sono previste nella discarica aree destinate al conferimento di amianto - hanno concluso - e ancora, se sono ritenute sufficienti le garanzie per la gestione post mortem e se in virtù del raddoppio del traffico stradale sia previsto un adeguamento della strada statale 439".