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In 60 per salvare il Masso delle Fanciulle

Domenica scorsa si è svolta l'escursione più partecipata organizzata da Legambiente Valdera. Raccolte firme per eleggerlo "luogo del cuore"

"Il masso non si trivella". Questo lo striscione giallo che domenica scorsa ha campeggiato vicino al Masso delle Fanciulle, dove oltre 60 persone si sono dirette con una delle più partecipate escursioni organizzate da Legambiente Valdera per salvare l'oasi naturale.

L'associazione e molti frequentatori del Masso nei mesi scorsi si sono opposti in più modi alle annunciate esplorazioni geotermiche finalizzate alla realizzazione di centrali di produzione energetica. "Le criticità di questi progetti - spiegano da Legambiente Valdera - riguardano il paesaggio, le falde acquifere, la salute dei cittadini per l'utilizzo e l'emissione in atmosfera di sostanze inquinanti, ma anche la sopravvivenza dei delicati habitat fluviali perché è previsto di attingere acqua dal fiume Cecina e dai sui affluenti per immetterla nel sottosuolo e ricavare dal contatto con le rocce calde, il vapore necessario a muovere le turbine".

All'escursione-manifestazione di domenica erano presenti anche alcuni rappresentanti del Comitato Difensori della Toscana che da anni lotta contro i più impattanti progetti in tutta l’area delle Colline Metallifere, nelle province di Pisa, Siena e Grosseto.

Durante l’incontro sono state raccolte anche le firme per eleggere il Masso delle Fanciulle Luogo del cuore FAI 2016.