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Sospeso il mercato, Confesercenti protesta

L'amministrazione ha deciso di vietare il mercato settimanale in base alle disposizioni sul coronavirus. Ma per l'associazione non era necessario

L'amministrazione comunale, richiamando le nuove disposizioni del governo per limitare i rischi di diffusione del coronavirus Covid-19, oltre a ordinare la chiusura delle scuole fino al 15 marzo, ha disposto anche la sospensione del mercato settimanale che era previsto oggi, 5 marzo, come ogni giovedì.

Una decisione che non è piaciuta affatto a Confesercenti: "Un atto grave che danneggia una economia già sull’orlo del baratro - ha commentato il presidente area pisana del sindacato ambulanti Anva Roberto Luppichini -. Tra l’altro senza nessun supporto normativo, visto che il decreto varato dal presidente del consiglio Conte per arginare il contagio da Coronavirus non parla dei mercati ambulanti”.

"Stiamo vivendo una emergenza che non ha precedenti – ha aggiunto Luppichini – in cui è necessario agire con responsabilità senza isterismi. E soprattutto nel rispetto delle direttive del governo centrale che si è mosso con l’ultimo decreto proprio per dettare una linea comune su tutto il territorio italiano. Ed a sostegno di questi provvedimenti ci sono le lettere di alcuni prefetti, già inviate, in cui si fa presente come non possano essere adottate e risultano inefficaci ordinanze sindacali con tangibili ed urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali. E la questione dei mercati era già stata affrontata nel decreto del 2 marzo in cui si vietavano solo ed esclusivamente nelle province delle zone rosse”.

“Ci siamo immediatamente attivati con il Comune per fare presente che l’atto dell’annullamento è stato intempestivo - ha riferito il coordinatore Confesercenti per la Valdicecina, Claudio Del Sarto, anche responsabile Anva Toscana Nord -. E poi per chiedere come sorta di risarcimento a questa giornata di lavoro persa per gli operatori, uno sconto sulla tassa del suolo pubblico”.