Politica

"Strade disastrate, i turisti tappano le buche"

Sinistra democratica fa un elenco dei problemi che affliggono la viabilità del territorio, dando la colpa a dieci anni di governo delle liste civiche

Il ponte sul Pavone

"Dieci anni di governo delle liste civiche a Pomarance e in Val di Cecina, e ne constatiamo le conseguenze su molti aspetti, in particolare le infrastrutture", scrive Marco Garfagnini, capogruppo di Sinistra democratica Pomarance. La sua è una disamina amara, che riportiamo di seguito.

"A livello Comunale siamo ormai alla disgrazia. Nonostante le promesse di inizio legislatura (un milione di euro l’anno sulla viabilità), promesse oltretutto facili da mantenere vista l’enorme quantità di risorse arrivate appena si sono insediati grazie all’accordo Comuni-Regione-Enel, la viabilità comunale è alla frutta. Sulle strade di Libbiano e Montegemoli si è raggiunto addirittura il colmo: nella prima, oltre ai residenti che hanno provveduto direttamente a tagliare l’erba ed a ripristinare il manto, anche dei turisti sono intervenuti per coprire alcune buche pur di non rovinare la propria auto; nella seconda siamo arrivati alla raccolta di fondi da parte di alcuni residenti ed aziende per acquistare l’asfalto a freddo perché in alcuni tratti non era più percorribile. Non parliamo poi delle altre strade comunali, all’interno e fuori dei paesi, quasi sempre in condizioni vergognose (ad eccezione di qualche “anomalia”).

Se poi guardiamo alle strade provinciali siamo al collasso, non posso stare ad elencare tutte le situazioni ma due di queste hanno raggiunto un livello insostenibile: la 439 è ormai praticamente impercorribile, regolarmente sede di incidenti stradali, in 10 anni non ha visto nessun lavoro di miglioramento o manutenzione straordinaria; il ponte sul Pavone, tra San Dalmazio e Montecastelli, è invece una vergogna. Cosa aspettiamo, che crolli? Che qualcuno ci lasci le penne? Quel ponte deve essere demolito e ricostruito, valutino i tecnici competenti come farlo ma è un’urgenza.

Non si venga a dire che la colpa è altrove. La responsabilità sta tutta quanta in val di Cecina, nella mancanza di accordo sulle priorità infrastrutturali e nell’incapacità di segnalazione delle criticità. Ero presente in Regione quando i tecnici furono molto chiari con il sindaco di Pomarance: “o la valdicecina individua delle priorità oppure non vedrà realizzazioni di opere infrastrutturali, è fondamentale fare rete tra i comuni” ed infatti non è stato realizzato niente. Oltretutto adesso, al contrario di quanto dichiarato in consiglio comunale, Pomarance (insieme a Volterra) ha richiesto ed ottenuto il passaggio della 68 e della 439 all’Anas, secondo me cadendo dalla padella nella brace.

Per il ponte sul Pavone invece le responsabilità sono tutte locali, ho visto direttamente l’iter seguito per il rifacimento dei ponti sulla Trossa e sull’Adio, è evidente che interventi del genere sono non solo fattibili, ma imprescindibili. Non aver visto smuovere una foglia in 10 anni mi preoccupa, sarà menefreghismo o incompetenza?"