Spettacoli

Tutta colpa di Steve Jobs

Il nuovo spettacolo di Andrea Cappellini mette a confronto un ventenne precario con le idee del guru Apple. Per ridere e riflettere

Andrea Cappellini (foto Facebook)

Che cosa succederebbe se un ventenne italiano potesse parlare con Steve Jobs? Un ironico dialogo tra un giovane del nostro paese e uno dei geni del ventesimo secolo mette in scena, con leggerezza e ironia, un confronto tra la generazione di Jobs e quella dei precari degli anni 2000.

La stravagante circostanza nasce dalla mente di Andrea Cappellini, già penna di Spinoza, Vernacoliere e comico di Zelig Lab. Tra le opportunità della Silicon Valley degli anni 80 e la desolazione dell'Italia nel 2014, Tutta colpa di Steve racconta la storia di chi ce l’ha fatta a costruire i suoi sogni e di chi non sa nemmeno se arriverà a fine mese.

Scritto con Marco Vicari (autore per La 7, Fatto Quotidiano e Zelig Lab) lo spettacolo passa con facilità da temi più leggeri (i rapporti con le donne, le code nei locali e l’eterna sfiga di chi suona la chitarra ai falò) a temi più impegnativi (la meritocrazia, la corruzione e la fuga dei cervelli all’estero).

Tra monologhi e canzoni Andrea Cappellini li accompagna in un viaggio esilarante ma amaro, alla scoperta di una generazione in coda, in attesa che qualcosa cambi.

Il tutto mettendo in scena un epico confronto tra un uomo che diceva "Siate affamati, siate folli" e un ventenne il cui mantra è "Sto lavorando su me stesso. Il problema è che sono a progetto anche li".

Tutta colpa di Steve dura 80 minuti, si terrà a Pomarance nel Teatro dei Coraggiosi venerdì 14 ottobre alle 21,30. L'ingresso costa 5 euro.