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Una visita dalla Turchia per scoprire la geotermia

Una delegazione di giornalisti e di un'associazione turca per l'energia rinnovabile si è recata a Larderello per un confronto con Cosvig

Un momento dell'incontro

Per scoprire l'energia geotermica e i suoi possibili sviluppi, una delegazione di giornalisti turchi, accompagnata dall'associazione Yenader che si occupa della promozione delle fonti energetiche rinnovabili, ha fatto visita a Larderello e al laboratorio del centro di eccellenza per la geotermia di Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche.

Le aree geotermiche toscane, infatti, oltre ad essere state le prime a utilizzare il calore del sottosuolo per generazione elettrica, riscaldamento e processi produttivi, hanno messo in piedi un vero e proprio modello di sviluppo socioeconomico. Nei territori geotermici, grazie all’accordo generale sulla geotermia del 2007 e ai relativi accordi attuativi, le compensazioni ambientali di Enel destinate ai territori, sono state utilizzate per investimenti in infrastrutture, supporto alle imprese, tutela del patrimonio culturale e turismo.

Ad accogliere i visitatori è stato Loris Martignoni, vicepresidente di CoSviG, che ha brevemente descritto i territori geotermici, le loro specificità e il know how acquisito in più di 200 anni di uso industriale della geotermia e le attività del Consorzio. Aspetti approfonditi poi dalla presentazione di Loredana Torsello, dirigente di CoSviG, che ha riportato come la geotermia costituisce un volano per lo sviluppo dei territori coniugando aspetti economici, sociali e ambientali.

Un intervento più tecnico è stato tenuto da Alessandro Lenzi di Enel Green Power, che dopo aver riportato l’esperienza della società in ambito geotermico in Italia e in altri Paesi, tra i quali Stati Uniti e Cile, ha descritto come la società utilizza il calore del sottosuolo.

La visita si è conclusa al birrificio Vapori di Birra, uno degli esempi di usi diretti del calore del sottosuolo. Durante la visita la delegazione turca ha inoltre avuto modo di assaggiare la qualità dei prodotti della Comunità del cibo ad energie rinnovabili, alla quale aderisce il birrificio assieme ad altre imprese che utilizzano la geotermia e fonti rinnovabili nei processi produttivi.