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Cinque nuovi murales per il borgo dei colori

Nel finesettimana altre opere arricchiranno "La Collina delle Fiabe": previste anche altre iniziative musicali, mostre e degustazioni

Riparbella dall'alto

Nel museo a cielo aperto di Riparbella, sabato 27 e domenica 28 Settembre saranno svelati cinque nuovi murales, parte dell'evento "La Collina delle Fiabe". Una festa per il borgo, che celebra la sua rigenerazione urbana, frutto della collaborazione tra artisti di fama internazionale e la cittadinanza.

Le nuove opere, ispirate alle storie e memorie del territorio, arricchiscono il percorso artistico iniziato nel 2024. L'artista Aris rende omaggio alla storia etrusca del Museo C'Era, dipingendo in via della Noce un grande vaso che emerge dalla pietra. Giorgio Bartocci firma sulla strada provinciale un murale astratto che richiama la "corona aurea di Belora", simbolo delle origini del paese. La fauna locale è protagonista del lavoro di Hitnes, che decora il crocevia tra via della Noce e la provinciale con gli animali delle colline. Infine, Tellas trasforma piazza Matteotti in un tributo al vino e alla vite, creando un tappeto di radici e tralci.

Anche se il festival si conclude, l'arte continua: l'artista Ericailcane realizzerà prossimamente un murale sulla palestra della scuola, in collaborazione con studenti e insegnanti, per celebrare l'ottantesimo anniversario della Liberazione.

L'evento, sostenuto da Comune, Regione Toscana e altri partner, si conferma come un'attrazione per il turismo culturale. "Dopo l’esordio del 2024, che con sei murales trasformò il centro storico, questa nuova edizione conferma Riparbella come meta di un turismo culturale trasversale e acuto - hanno dichiarato gli organizzatori - ogni muro dipinto diventa pagina di un libro corale, attraverso cui la comunità riflette la propria identità e la rilancia con linguaggi contemporanei. Qui l’arte incontra la memoria e la trasforma in futuro".

Oltre ai murales, il programma del 27 e 28 Settembre offre mostre, degustazioni e musica. Saranno esposte le opere di Aris al centro espositivo C'Era e i lavori degli studenti della scuola media, realizzati per il progetto sulla Liberazione, nell'ufficio turistico.