Politica

Royalites Solvay: Fattori accoglie la proposta

Il candidato di Sì Toscana risponde positivamente alla lettera di Buselli e chiede l'impegno a realizzare un dissalatore che svincoli l'uso della risorsa idropotabile

Il sindaco di Volterra Marco Buselli aveva scritto una lettera aperta a tutti i candidati alla presidenza della Toscana per chiedere che almeno uno dei 3 milioni che Solvay versa a Stato e regione per le concessioni minerarie, ricadesse sul territorio volterrano, dato che a Saline esiste questa realtà. Una proposta che il governatore uscente aveva portato all'attenzione del ministro Guidi in occasione dell'incontro sulla vertenza Smith.
Ora a rispondere positivamente all'appello di Buselli è Tommaso Fattori, candidato governatore per la lista Si - Toscana a Sinistra. "Mantenere alta l'attenzione sul futuro della Smith di Saline di Volterra e dei suoi lavoratori cogliendo l'opportunità di questo faro acceso sulla Val di Cecina per rispondere ai bisogni del territorio e dei suoi cittadini - spiega Fattori - ci impegneremo affinché la Regione destini parte delle royalties della Solvay, per le concessioni minerarie, a Saline di Volterra per la sua messa in sicurezza idrogeologica ed il suo sviluppo ambientale e produttivo".

"E' doveroso che ci sia un equa distribuzione delle royalties fra tutti i territori interessati - aggiunge il candidato - ma soprattutto è doveroso che quanto ricevono governo ragionale e nazionale sotto questa forma torni in quantità assai più sostanziosa ai territori". Ma per Fattori c'è di più: "non è solo un aspetto di monetizzazione, infatti siamo di fronte a un caso classico di conflitto ambiente/lavoro che va gestito nella maniera migliore".

L'occasione è stata colta dal candidato per ampliare lo sguardo: l'accordo di programma su Solvay "non risulta firmato e quindi il problema che sorge fra presenza di un sito industriale con importanti ricadute occupazionali come Solvay (e Atisale) e i fortissimi impatti ambientali che comporta rimangono tutti in piedi e la Regione si volta dall'altra parte". "Un accordo quadro ci vuole - aggiunge - e deve coinvolgere anche il governo affinché si trovino soluzioni che,tutelando l'attività economica,riducano drasticamente l'uso di acqua potabile per fini industriali: questo significa realizzare un circuito il più possibile chiuso per le acque industriali, impianti di depurazione modernizzati, così da ridurre gli scarichi a mare".

Il candidato di Sì Toscana chiede l'impegno "a realizzare un dissalatore che svincoli l'uso della risorsa idropotabile per fini industriali o almeno ne riduca la consistenza, sempre meno sostenibile".