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Sanità, il monito di Sos Volterra

L'associazione: "I numeri sembrano l'unica cosa che interessa per tenere in piedi i servizi. È il momento che la sanità venga messa al primo posto"

L'associazione Sos Volterra ha parlato di sanità, esprimendo diverse preoccupazioni per quanto riguarda il territorio volterrano.

"Dopo l'Ortopedia, servizi ridotti in estate anche per gli ambulatori oculistici. La segnalazione, esternata da parte del movimento civico "Per Volterra", ha evidenziato un'altra falla. Stavolta l'ASL è corsa ai ripari con un comunicato che riferisce il ritorno alla normalità a partire da lunedì. Ci sono, fra le righe, anche delle scuse per il mancato servizio in questi tempi. Ci vengono due riflessioni. Se calano gli interventi, se si dirottano le urgenze ortopediche a Pontedera, se si nicchia sul futuro dell'assetto di Chirurgia e del servizio ostetrico - ginecologico nonché sulla sostituzione di chi andrà in pensione, non è che tutto questo, dopo aver impattato sui servizi alla popolazione, influirà sui maledetti numeri, che sembrano essere l'unica cosa che poi alla fine interessa per tenere in piedi i servizi?".

"Che si porgano delle scuse complessive - hanno ripreso da Sos - si ripristini il migliore assetto possibile per queste e per le altre specialità, mettendo anche le sale operatorie in grado di operare a pieno regime, altrimenti qualsiasi appunto venga fatto ai cosiddetti numeri, sarà assolutamente strumentale. Inoltre, come abbiamo già detto, se si parla di "rete", questa deve garantire pari dignità tra territori. Anziché ridurre un servizio, decapitandolo, in via transitoria si tamponi attivando una rete. Altrimenti saremo sempre costretti a subire affondi e umiliazioni a senso unico, al nostro territorio. L'oculista non è l'unico specialista di cui bisogna parlare ad esempio, perché dovrebbe essere potenziato anche il servizio di otorinolaringoiatria e fatta una ricognizione seria su tutti i settori. È arrivato, in definitiva, il momento che la sanità venga messa al primo posto nell'agenda di chi decide".