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Se a Volterra chiedi una “riparella”

Tra i modi di dire locali, anche l’espressione dialettale, un tempo utilizzata in città, che indicava un bicchiere senza stelo

Dal calice al boccale, dalla flûte alla coppetta, l’universo dei bicchieri è estremamente articolato. Che si tratti di birra, vino, liquore o spumante, infatti, ogni bevanda deve essere degustata utilizzando una precisa tipologia di contenitore. Nomi che, in alcuni casi, sono entrati a far parte del lessico quotidiano, ma tra cui spunta un termine oscuro anche al più esperto sommelier, se volterrano non è. 

Nel dialetto della città, infatti, il bicchiere da acqua, ovvero quello senza stelo, viene chiamato riparella che ricorda la guarnizione, a forma di dischetto forato, utilizzata dagli idraulici. Bicchiere che, sul colle, viene utilizzato per bere indistintamente vino bianco e rosso.