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Sgarbi boccia la sala di Firenze e loda Volterra

Il critico d'arte ha definito "un pollaio" il nuovo allestimento del Salone de Dugento citando come esempio positivo la sala consiliare volterrana

Estremo e diretto, senza peli sulla lingua. Vittorio Sgarbi lo conosciamo così da trent'anni, ovvero dalle prime apparizioni televisive quando era ospite degli show serali di Mike Bongiorno. 

Sgarbi si è confermato ieri a Firenze quando, ospite di Palazzo Vecchio per un incontro col sindaco Dario Nardella, non ha avuto remore a definire il nuovo allestimento del consiglio comunale fiorentino come "un pollaio". Il critico d'arte ha paragonato i consiglieri a degli "internati" a causa del muro grigio che delimita le sedute. Sgarbi ha criticato il progettista accusandolo di "aver inquinato uno dei palazzi più belli del mondo".

Il critico non si è limitato a criticare solo la Sala de Dugento, si è espresso anche sul tribunale all'ingresso della città definendolo "la cosa più brutta del mondo".

Infine, come metro di paragone positivo, Sgarbi ha citato Volterra "dove si mettono semplici banchi che hanno come perimetro le pareti".