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Smith, in attesa del piano resta il blocco

L'azienda presenterà alle rappresentanze sindacali il piano industriale il prossimo 19 giugno: non si allenta il presidio dei lavoratori

La mobilità non è stata ritirata, ma su richiesta delle rappresentanze sindacali, il termine di scadenza è stato posticipato di 2 settimane. Per questo i lavoratori della Smith Bits di Saline di Volterra, riuniti in assemblea questo pomeriggio, hanno deciso di non allentare il blocco dell merci in entrata, come invece richiesto dall'azienda, rappresentata da Confindustria, all'incontro di questa mattina, 8 giugno, all'Unione degli industriali di Pisa.

Stamattina le rsu dello stabilimento, i rappresentanti della Fim e della Fiom provinciale e il segretario regionale della Fiom Braccini sono stati convocati all'Unione degli industriali a Pisa. In quella sede di fronte al presidente di Confindustria Levrini, che faceva le veci dell'azienda, è stata stabilita la data della presentazione del piano industriale. Sarà il 19 giugno alle 12,30 all'Unione Industriale di Pisa. Successivamente poi ci sarà il passaggio al Mise al tavolo istituzionale. "Ci è stato detto - spiega la rsu di Smith Andrea Pagni - che sarà un piano industriale a medio e lungo termine e per questo necessità un po' più di tempo per essere elaborato". Da qui lo slittamento della data per la presentazione del business plan, inizialmente prevista entro metà giugno. 

"Noi - prosegue Pagni - abbiamo chiesto che venga procrastinata la data del termine di scadenza della trattativa che è stata allungata di ulteriori 15 giorni: non più il 10, ma il 25 luglio".

"Ci è stato anche chiesto  - prosegue la rsu - l'allentamento del presidio perchè l'azienda ha degli scalpelli che sono stati ordinati e che devono essere consegnati, ma ci non possono uscire". Tuttavia, l'assemblea dei lavoratori ha deciso di non cedere a questa richiesta, approvando all'unanimità di mantenere il blocco del presidio per le merci in uscita.

Non sembrerebbe dunque esserci la volontà di rompere con l'azienda, piuttosto quella di mandare un segnale forte per aspettare il piano industriale senza cedere. E soprattutto dato che ad oggi la mobilità è stata solo posticipata. "Di fatto, la mobilità non è stata ritirata in alcun modo e quindi il presidio non viene allentato, pur comprendendo le ragioni e le difficoltà dell'azienda - spiega Pagni - La procedura di mobilità tecnicamente va avanti fino a quando il piano non viene accettato".

Tutto ruota dunque intorno al piano che tra 10 giorni le rappresentanze sindacali avranno in mano. Ma non si escludono 'contromosse' da parte dell'azienda che in questo momento ha dei disagi a causa del presidio. Infatti, per la presenza del blocco, ha la possibilità di ricorrere alla messa dei lavoratori in libertà senza l'obbligo di ricorrere agli ammortizzatori sociali.