Lavoro

Solvay assume un ex Smith

Il colosso della chimica ha selezionato un ex dipendente dell'industria di Saline. Entrerà nell'organico del cantiere di Ponteginori

Lo stabilimento della Smith Bits

Il cantiere di Ponteginori, primo anello della catena di Solvay, dove si estrae la materia prima cui lavora lo stabilimento di Rosignano, assumerà un ex lavoratore della Smith Bits. Una nota positiva in un contesto di gravissima crisi occupazionale. Certo, non risolutiva per gli i lavoratori messi in mobilità. Ma comunque in grado di offrire qualche speranza.

L'ex impiegato sarà inserito nell'organico del cantiere: un'assunzione che arriva in seguito alle dimissioni (già rassegnate) di un lavoratore che andrà presto in pensione. "L'azienda ha già contattato l'ex dipendente Smith, il suo inserimento dovrebbe avvenire nell'arco di un mese circa" spiega Rossella Vallini, coordinatrice Cgil per Solvay.

"Il cantiere - spiega ancora Vallini - è deputato all'estrazione del sale che viene impiegato nei processi di trasformazione di Solvay. Si tratta quindi del primo anello della catena. L'assunzione rientra nell'organico, al momento stabile". Ciò significa che il cantiere non può offrire molte altre opportunità agli ex lavoratori Smith.

Questi, tuttavia, sono stati contattati dall'azienda: "La selezione è avvenuta anche in base al luogo di provenienza - aggiunge Vallini - si cercavano persone della zona. Può darsi che in futuro si apre un'altra possibilità d'inserimento ma per aumentare l'organico, quindi creare ulteriori posti di lavoro senza il bisogno di aspettare pensionamenti, sarebbe necessaria l'assegnazione di maggiori quote di mercato, perché con l'attuale produzione il numero di impiegati è stabilizzato".

Il cantiere di Ponteginori conta attualmente 40 dipendenti. L'anno scorso furono assunti 4 giovani, alcuni dei quali al primo impiego. Situazione stabile, invece, alla Smith, dove è stata confermata la fuoriuscita degli ultimi 8 lavoratori, messi in mobilità dopo un anno di cassa di integrazione straordinaria.

"Le prospettive non sono rosee - commenta Massimo Basilei di Cgil a proposito di Smith - purtroppo questa decisione non fa ben sperare. Ad essa si aggiunge il fatto che la produzione non è mai sufficiente a saturare il parco ore del personale. In altre parole, nessuno degli 80 lavoratori nell'ultimo ha lavorato a pieno regime". 

"Per questo - conclude il sindacalista - chiederemo a settembre un nuovo incontro con istituzioni locali ed Enel per valutare la solidità dell'azienda e le prospettive future".