Attualità

Un accesso al paesaggio lunare

In borgo San Giusto, Porta Menseri si apre sui calanchi volterrani

Volterra è una città murata e, tra le sue bellezze artistiche, vanta numerose porte di prestigio sia di origine etrusca, sia medievale. Una di queste, Porta Menseri, rappresenta l’unione delle due dimensioni dell’antica Velathri. È stata, infatti, ricavata, attorno al 1240, nelle mura etrusche, più estese di quelle medievali, che comprendevano l’attuale borgo San Giusto.

Si trova vicino alla monumentale chiesa dedicata ai patroni della città, sulla curva che prelude lo sviluppo del borgo verso le Balze. Come scolpita nelle pietre ferrigne che la inglobano, offre la visione di un paesaggio imprevedibile e lunare: la voragine dei calanchi e la lontana modellazione collinare della campagna. La forma della costruzione ricorda, infatti, le cornici dei grandi quadri della Pinacoteca. Questa somiglianza è legata anche al primo impatto visivo che inquadra una natura che racchiude in sé i tratti caratteristici di un’opera del Quattro – Cinquecento. Uno spettacolo che riassume la preziosità paesaggistica e l’effetto, emotivamente coinvolgente, di un Rosso Fiorentino.

A differenza degli altri ingressi della città, Porta Menseri appare all’improvviso, quasi inaspettata come se i suoi ideatori avessero calcolato il modo per risvegliare, nel viandante distratto, l’interesse per la città unica e straordinaria che si era lasciato alle spalle.