Attualità

Un viaggio nella Volterra medievale

Camminando per la città, l’immaginazione ci porta in tempi lontani. Ma la casa torre nasconde in sé il sogno del grattacielo

La Torre Toscano

Il traffico, i giovani con gli smartphone, le insegne luminose non intaccano l’atmosfera storica di Volterra. In un tardo pomeriggio di inizio autunno, con il cielo grigio e la pioggia lenta e costante a far da complici, la città torna, con un po’ di fantasia, a essere quello che era molti secoli fa.

Ed è così che, trovandoci in piazza San Michele, basta alzare gli occhi verso la Torre Toscano per scorgere le porte medievali che, collocate ad altezze diverse da quelle a cui siamo abituati, ci catapultano in un universo antico.

Guardando la casa torre, si ha, infatti, l’impressione, andando con la memoria all’alto Medioevo, di vedere il padrone che un tempo la abitò: l’uomo, rientrato nel suo alloggio, recupera la scala di cui si era servito per raggiungere l’ingresso e guarda sotto di sé sentendosi ormai al sicuro da ogni nemico.

La casa torre, che in sé nasconde il sogno del grattacielo, della scalata, della sfida alle leggi della terra e a quelle del cielo, è segno di potenza (la sfida tra i nobili casati in ragione dei metri in più rispetto all’abitazione dell’avversario o del rivale), di salvezza o di perdizione.

Ne è una dimostrazione la torre di Babele che inflisse al genere umano la punizione più grande: la frammentazione dell’unità linguistica, cruccio e motivo di riflessione per tutti gli intellettuali del Medioevo.

Volterra non è, quindi, solo una città da contemplare per la sua bellezza, ma riesce anche a “orientare” le emozioni di chi la visita trasportandolo, con l’immaginazione, in un viaggio nel tempo.