Politica

Una mozione di Ipc contro gli ogm

La Lista civica chiede di "dichiarare i Comuni della Val di Cecina antitransgenici, OGM Free e amici della biodiversità per bandire gli Ogm"

Dichiarare i Comuni della Val di Cecina antitransgenici, OGM Free e amici della biodiversità per bandire gli Ogm. Questa è la richiesta di Insieme per Cambiare Riparbella in una mozione proposta in cui il consigliere Alessandro Lucibello Piani sollecita "la Giunta ad esprimere una ferma contrarietà al fatto che sul territorio vengano coltivati, allevati, sperimentati in campo aperto e commercializzati organismi geneticamente modificati".
"Se per legge non è possibile vietare la commercializzazione di alimenti OGM - scrive Ipc in una nota - possiamo, ad esempio, premiare le aziende fornitrici delle mense che dichiarino di non utilizzare alimenti contenenti Ogm ottenendo cosi di tutelare preventivamente la salute dei nostri figli e contemporaneamente sollecitando tutti a trattare il tema".
"E’ ora di intervenire a tutto campo - scrive Piani - sostenendo il nostro mondo agricolo con azioni concrete che difendano e diano risalto valorizzando le ottime produzioni locali".
"Mozioni simili - scrive il consigliere di opposizione - sono già state approvate a macchia di leopardo nel territorio ma sono spesso finite nei cassetti chiusi e dimenticati dei buoni propositi mentre proprio in questi giorni siamo in attesa della sentenza delTar del Lazio dove prosegue la battaglia per impedire l’uso di semi Ogm in Italia".
La mozione chiede che, se approvata, sia pubblicato nella home page del sito del Comune un banner che ricordi che il Comune è 'Ogm Free'_ "un modo semplice e a costo zero di diffondere il messaggio ed il principio di difesa del patrimonio agricolo locale".
"Mi auguro che questa iniziativa - scrive Piani - insieme alle tante intraprese in questi giorni in tutta italia, serva a riportare la nostra agricoltura al centro del dibattito delle prossime elezioni in tutta la Val di Cecina dove il dibattito su temi come l’agricoltura e il turismo continuano ad essere parcellizzati e limitati a singoli comuni senza riuscire a produrre un progetto comune a tutta la Val di Cecina".
Fonte: Ipc Riparbella