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Va a caccia e i ladri scassinano l'auto

Vittima dei furti, sempre più frequenti, un noto cacciatore di Montecerboli: fortunatamente nel portafogli rubato non c'erano soldi

Immagine di repertorio

A Giulio Cheli, pensionato e appassionato cacciatore noto in Val di Cecina con il soprannome di 'Baruffo', rimane la trafila per rifare i documenti e l'amaro in bocca per lo sportello dell'auto scassinato. Anche lui, che abita a Montecerboli, frazione del Comune di Pomarance, come altri cacciatori, è stato vittima dei ladri che in questi giorni hanno preso di mira le auto parcheggiate lunghe le strade.

Era a caccia al cinghiale con la squadra Giulio la mattina del 31 dicembre e ha lasciato, come sempre, l'auto parcheggiata in una piazzola sulla strada provinciale 329 tra il Poggetto Rosso e Serrazzano, di fronte al podere diroccato del Cassettone. Nell'auto aveva lasciato il marsupio con dentro il borsello ed i documenti, tra il sedile posteriore e quello anteriore, non in vista. Da una delle 'poste', come in gergo vengono chiamate le postazioni dei cacciatori durante una battuta, alcuni compagni di squadra vedevano la macchina. Ad un certo punto, però si sono spostati e intorno alle 10,30 ignoti ladri si sono avvicinati all'auto dalla parte del passeggero scassinando con facilità la serratura. Hanno preso il portafoglio e hanno lasciato lì un portamonete ben in vista sotto il cruscotto. Per fortuna all'interno non c'erano soldi, ma i ladri devono essersene accorti soltanto dopo. Quando l'uomo è tornato per riprendere l'auto ha trovato lo sportello aperto e ha scoperto il furto.

Cheli ha sporto denuncia ai carabinieri, come gli altri cacciatori derubati in questi giorni. La tecnica utilizzata fa pensare che si tratti di professionisti che rapidamente riescono ad aprire le serrature. L'appello di Baruffo è anche per gli altri cacciatori che non lascino niente dentro le loro auto, sperando che quest'ondata di furti finisca prima possibile.