Resterà visitabile sino a domenica 19 Ottobre la mostra personale di Luca Gherardi, dal titolo "Prospettive oniriche", esposta a Palazzo dei Priori di Volterra, nella saletta di via Turazza
L'esposizione è stata inaugurata nei giorni scorsi alla presenza dei sindaci Giacomo Santi di Volterra e Paolo Mori di Casciana Terme-Lari, accompagnato dall'assessora alla Cultura Alessandra Dal Canto. Del resto, Gherardi, architetto di 73 anni, è originario di Casciana Terme.
A organizzare la mostra, invece, è Vera Perini. In totale, sono 31 le opere esposte e, tra queste, tre in omaggio alla città di Volterra, sei dipinte tra gli anni Settanta e Ottanta e le altre dal 2023 a oggi. Colpisce la differenza di stile, il cambiamento di interpretare la pittura avvenuto nel tempo, quasi come se i quadri non fossero opera di un unico autore.
Gherardi, diplomato alla scuola d’arte di Cascina e è laureato in architettura a Firenze, dopo un lungo periodo in si è dedicato esclusivamente alla sua professione, nel 2018 ha ripreso a dipingere e recentemente a esporre. La sua arte è stata definita dal professor Dino Carlesi come "espressione di uno stato d’animo che sa cogliere il lato poetico del mondo che ci circonda, sa allontanarsi dalla realtà senza peraltro fuggirla per mettere a fuoco quel mondo fantastico e poetico che legge nelle cose". Inoltre, Gherardi ha partecipato a numerosi concorsi nazionali internazionali e a collettive e delle sue opere si è scritto in riviste specializzate come Eco d’Arte Moderna e Scena Illustrata.
La tecnica delle sue opere è l'acrilico su tela, una tecnica pittorica moderna e versatile che utilizza colori acrilici, composti da pigmenti miscelati con una resina sintetica a base di polimeri, una pittura ad acqua, che asciuga rapidamente e, una volta asciutta, diventa permanente e impermeabile. Architetto sì, ma con il pennello sempre nel cuore.
I colori contrastano ma si fondono, creano un’atmosfera avvolgente e indefinita, ti sorprendono e ti rilassano, insomma le tele sono veramente tutte bellissime, quasi magiche.
L'esposizione volterrana arriva dopo la collettiva "Architetti all’opera" nella Chiesa di Santo Stefano Cavalieri a Pisa, alla personale a Chianni e all’evento "Passaggi d'Arte" a Casciana Terme. La scelta di Volterra non è casuale: si tratta di una città cui l’architetto-pittore è legato fin da piccolo, quando ci trascorreva le vacanze dai nonni paterni, che abitavano lì per supportare il figlio don Ugo Gherardi vicedirettore del Seminario e cappellano del carcere.