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Matteo Giusti è il nuovo presidente della Cna

Eletto all'unanimità dall'assemblea dell'associazione, ha 44 anni ed è a capo della Cobesco, impresa di famiglia che si occupa di costruzioni stradali

Matteo Giusti (a sx) con Andrea Zavanella, presidente uscente

Matteo Giusti, 44 anni, è il nuovo presidente provinciale della Cna.

È da anni alla guida della Cobesco, impresa di famiglia con 30 dipendenti con sede a Peccioli, impegnata nelle costruzioni stradali.

Si è insediato nel corso dell'assemblea odierna dell'associazione.

"Basta con lo Stato nemico delle imprese - ha detto Giusti all'assemblea elettiva  durante la quale è stato votato all'unanimità - dobbiamo farci sentire più e meglio di come abbiamo fatto sino a ora. Lo faremo noi da Pisa, ma lo chiediamo soprattutto ai nostri dirigenti regionali e nazionali. Noi siamo pronti anche portare di nuovo in piazza i nostri caschi gialli o ad altre forme di protesta. Non è possibile avere le stesse regole dei tedeschi, la stessa moneta, le stesse banche e però avere uno Stato diverso. A noi manca uno stato con l'efficienza tedesca. Bisogna che la pubblica amministrazione si adegui al percorso di efficienza che le imprese hanno intrapreso in questi anni".

Il mondo artigiano - secondo Giusti - "è sano e tiene in piedi l'economia di questo Paese e le nostre imprese non possono più sopportare atteggiamenti vessatori e punitivi da parte di politici e governanti".

Infine, il neo presidente della Cna provinciale ha sostenuto che "l'idea che la crisi si possa risolvere, come molti economisti e politici sostengono, attraverso il sostegno alle medie e grandi imprese che dovrebbero trainare il resto del sistema produttivo è un sbagliata e pericolosa perché la forza della Toscana produttiva e innovativa o è nelle imprese che si legano al territorio e alle sue peculiarità o semplicemente non è e quindi la prima attrazione di investimenti che la politica deve fare non è quella verso le multinazionali, ma verso le aziende come le nostre che hanno già ampiamente dimostrato di avere a cuore la tenuta sociale del territorio".