Attualità

Dal Pnrr risorse per la Società della salute

In autonomia o in sinergia con quella pisana, la Sds Alta Valdicecina-Valdera realizzerà 7 progetti dedicati al welfare e all'inclusione sociale

La sede della Società della salute Alta Valdicecina-Valdera

Famiglie con minori, ma anche anziani, disabili e servizi sociali. Sono questi alcuni dei target dei sette progetti che la Società della salute Alta Valdicecina-Valdera metterà in campo grazie a oltre 5 milioni di euro, provenienti direttamente dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ad assegnare le risorse, infatti, ci ha pensato un decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di qualche giorno fa.

Dal Ministero, attraverso la missione 5 del Pnrr, arriveranno più di 2,7 milioni di euro per i quattro progetti in cui la Sds Alta Valdicecina-Valdera si è presentata in forma autonoma e 3 milioni di euro euro per quelli in aggregazione con la Sds Pisana. La linea di finanziamento attivata in questa occasione prevede risorse anche sui contenuti, ovvero i servizi, con l’obiettivo di integrare interventi strutturali e innovazioni.

"Grande soddisfazione, sia per il rilievo del contributo ottenuto dai Comuni della Sds, sia per la qualità riconosciuta alla progettazione messa in campo per rafforzare i servizi in favore dei soggetti più fragili del territorio - ha commentato il sindaco di Pontedera Matteo Franconi, che è anche presidente della Sds Alta Valdicecina-Valdera - voglio ringraziare per questo straordinario risultato i colleghi sindaci e gli assessori: insieme allo staff tecnico sono riusciti a fare squadra e intercettare risorse fondamentali per potenziare la nostra rete di protezione sociale".

I progetti, tra le altre, riguardano il rafforzamento delle capacità genitoriali e la prevenzione della vulnerabilità delle famiglie, la promozione dell'autonomia delle persone anziane non autosufficienti e il potenziamento dei servizi sociali domiciliari, oltre a quelli dedicati alla prevenzione del fenomeno del burn-out tra gli operatori sociali.

E ancora, la definizione di percorsi di autonomia a sostegno delle persone con disabilità, ma anche l'housing temporaneo volto a creare un sistema di accoglienza per le persone a elevata marginalità.