"La FiPiLi è il plastico esempio della malagestione della cosa pubblica da parte del presidente Giani e della sua Giunta". Non ci gira intorno la capogruppo della Lega in Consiglio regionale Elena Meini, nuovamente candidata con il Carroccio alle elezioni dei prossimi 12 e 13 Ottobre.
Per Meini, infatti, tutte le recenti proposte relative alla Strada di grande comunicazione, dal pedaggio al bollino, sono da bocciare. "Giani ha lanciato la sciagurata idea, da noi immediatamente avversata, di far pagare un pedaggio ai camion. Col passare del tempo questa improvvida iniziativa ha trovato grossi ostacoli pure nell’interno della sua stessa maggioranza. Anche la più volte annunciata nascita di Toscana Strade, una società che a detta di Giani doveva risolvere, come d’incanto, tutte le svariate criticità della superstrada è finita ben nascosta in un cassetto e se ne riparlerà, forse, nella prossima legislatura".
"In tutto questo tira e molla targato Partito Democratico chi ci va di mezzo sono, ovviamente, i cittadini - ha aggiunto - quando piove, la strada si allaga; d’estate, quando, naturalmente, è utilizzata da molti vacanzieri per andare al mare, diventa una vera e propria odissea raggiungere la meta. In caso d’incidenti, si formano code interminabili e le persone non sanno più a che santo votarsi. Insomma, un disastro su tutta la linea".
"Per Strade Toscane i costi di gestione sarebbero tali che rimarrebbero solo briciole per la manutenzione della FiPiLi - ha specificato Meini - quindi, un’operazione tipica dei tanti carrozzoni dove, magari, poter sistemare qualche politico, oggi in panchina. Occorre, invece, essere concreti e realistici nell’affrontare i problemi. Il presidente Giani, noto affabulatore e tuttologo, dovrebbe pertanto capire che, molto spesso, il parlarsi addosso non risolve le criticità, ma è solo sinonimo di narcisismo. Per quanto riguarda l'ultima trovata del sindaco di Pontedera, direi che i bollini possiamo lasciarli sulle note banane".