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"Accorpamento forzato contro la nostra volontà"

Il sindaco Buselli commenta la decisione presa in consiglio regionale sulla zonizzazione sanitaria: "Il matrimonio forzato prende il nome del Pd"

"Il matrimonio forzato delle zone distretto più disagiate, a dispetto della volontà di otto Comuni che avevano più volte manifestato la loro contrarietà, ha ora un nome ed un cognome: Partito Democratico". Così il sindaco Marco Buselli commenta la decisione presa in consiglio regionale della zonizzazione sociosanitaria.

"In un silenzio assordante si è consumato l'accorpamento forzato della nostra zona sociosanitaria, senza nessuna comunicazione istituzionale in merito. L'Alta Valdicecina andrà così dal 2018 in un calderone di diciassette Comuni, assieme a Bientina, Calcinaia, Pontedera. Ho appreso della cosa, dal momento che era difficile reperire notizie compiute nel merito, dal Consigliere regionale Cinque Stelle Andrea Quartini. I due emendamenti proposti dal gruppo a salvaguardia delle zone disagiate sarebbero stati bocciati senza esitare. Anche gli altri gruppi di minoranza hanno votato contro".

E riguardo il Partito Democratico, Buselli aggiunge: "Un nome di cui ricordarsi, quando anche gli elettori della nostra zona saranno chiamati al voto. Una decisione che è stata presa contro le volontà, esplicitate più volte in documenti ufficiali, dei territori. Anche le alternative proposte non sono state prese minimamente in considerazione. Vergogna".