Attualità

Aperta la Rems, ci sarà un incontro pubblico

Arrivati i primi 3 pazienti autori di reato nella struttura all'interno del complesso ospedaliero, come previsto con la chiusura dell'opg di Montelupo

Immagine di repertorio

E' una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza: con il mese di dicembre è iniziata l’attività nella struttura sanitaria destinata ai pazienti autori di reato con disturbi mentali di Toscana e Umbria, provenienti dall’OPG di Montelupo Fiorentino. Sono arrivati già i primi tre pazienti alla Rems di Volterra nella struttura all'interno del complesso ospedaliero, al padiglione Morel.

Collegata in rete con tutte le strutture sanitarie, la Rems si avvale di psicologi, psichiatri, infermieri, Os, educatori, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione; in un approccio multidisciplinare integrato comune a tutti e servizi territoriali di salute mentale e si pone in diretta continuità con la Comunità Morel 3, sempre a Volterra, che ospita pazienti in “licenza finale esperimento” o comunque alla fine della misura di sicurezza.

"Il prossimo 21 dicembre in Consiglio comunale, insieme all’azienda sanitaria e alle forze dell’ordine - annuncia il sindaco di Volterra Marco Buselli - spiegheremo ai cittadini quali saranno le sfide progettuali che la nostra città si avvia ad affrontare con la Rems. Le nuove sfide e le nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani passano anche da qui, dalla capacità della nostra città di saper interpretare una vocazione che è nel suo Dna".

"Volterra, storicamente un caposaldo nel trattamento dei pazienti con disturbi mentali, divenuta nell’ultimo ventennio del secolo scorso l’icona di una psichiatria manicomiale che finiva - si legge in una nota del Comune - ritrova, per volontà dell’amministrazione comunale, un ruolo centrale con la richiesta alla Regione di poter accogliere l’eredità di Montelupo Fiorentino divenendo, di fatto, un punto di riferimento per la Toscana e l’Umbria"

"Ringrazio l’assessore Saccardi per avere accolto la nostra richiesta - dichiara Buselli - Un progetto che ha fallito in altri nove territori della regione ed è quindi per noi motivo di orgoglio esserci candidati ed aver avuto la possibilità di essere scelti. Un grazie particolare a tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione dell’opera in tempi così brevi".

"La chiusura dell’Opg di Montelupo, insieme a quella degli altri cinque ospedali giudiziari psichiatrici, dopo oltre un secolo di attività come luogo di cura, ma soprattutto di custodia - proseguono dal Comune - rappresenta una svolta epocale nel trattamento di questo tipo di pazienti che possono così usufruire di progetti terapeutici individualizzati ed effettuati in ambiente sanitario".

"L’apertura della Rems di Volterra – spiega il suo direttore Alberto Sbrana – rappresenta la chiusura di un cerchio che si è aperto nel 1978 con l’approvazione della Legge Basaglia che, prevedendo il superamento degli ospedali psichiatrici, aveva lasciato aperti gli OPG con standard assistenziali del tutto inadeguati e uno stile più di custodia che terapeutico".