Politica

"655 a 516, il sindaco non è più legittimo"

Continua la querelle tra "Uniti per Volterra" e il sindaco Buselli. Questa volta la miccia è la conta delle preferenze alle elezioni del 2014

"Buselli rappresenta se stesso, il sindaco non è più legittimo". L'ultima puntata delle liti tra la lista civica Uniti per Volterra, di cui fa parte l'ex assessore alle opere pubbliche Paolo Moschi e il sindaco Marco Buselli prende spunto dalle preferenze relative alle elezioni comunali del 2014 (i dati nel dettaglio sono visibili nella fotogallery).

"Se sommiamo i voti di chi oggi si è, per vari motivi, dimesso o allontanato, con chi è ormai andato all'opposizione del Buselli, possiamo facilmente notare che si arriva a 655 preferenze. Se invece sommiamo i voti dei consiglieri che sono rimasti al traino di Buselli, arriviamo solo a 516 preferenze"

"E’ abbastanza evidente che questa maggioranza, che si regge a stento, grazie alla riforma del sistema maggioritario, è oggi minoranza in città. La Lista Civica Uniti per Volterra, vincitrice delle elezioni del 2014, è oggi ormai all’opposizione del Sindaco. E con essa sono stati "spediti" in minoranza i cittadini elettori che avevano votato "Uniti per Volterra." Rimane moralmente comprovata una mancanza di legittimità popolare del Sindaco e della giunta. Noi continueremo a lavorare, invece, per garantire continuità al programma e al voto dei cittadini volterrani".