Lelio Lagorio è morto a 91 anni ed ha legato molti anni della sua vita a Volterra dove la sua famiglia aveva dei possidimenti e dove lo stesso Lelio ha trascorso lunghi periodi.
“Lagorio ha amato profondamente la nostra città. Con lui perdiamo un riferimento straordinario - ha detto il sindaco di Volterra Marco Buselli - Lagorio ha sapientemente descritto la storia della nostra città, in relazione al territorio anche in tempi recenti. Un contributo a Volterra, il suo, che consiglio a tutti di conoscere anche per onorare al meglio la sua memoria. Un amore per la nostra città incondizionato che non ha mai dimenticato nonostante i suoi molti impegni e incarichi istituzionali”.
“La morte di Lelio Lagorio è un colpo al cuore per i volterrani. Pur sempre impegnato in incarichi di altissimo livello, Lelio ha sempre portato nel cuore Volterra, come lo possono testimoniare i suoi scritti, uno su tutti Il lungo Cammino di Volterra, ma anche il Dizionario della Città - ha aggiunto l’assessore Paolo Moschi - Negli ultimi colloqui avuti con lui mi domandava a che punto erano i colloqui con Regione e Ministero per la questione dell'ammodernamento infrastrutturale, questione che lo interessava molto. Volterra oggi piange un grande uomo delle Istituzioni, una figura di riferimento, ma anche una persona che ritiene, a ragione, sua. L'anno scorso, insieme al vescovo e al sindaco, con la presenza dell'onorevole Nencini, inauguravamo una lapide commemorativa del Padre Eugenio, che di Volterra fu sindaco illuminato. Sono vicino alla famiglia, e confido che l'esempio di Lagorio sia un modello per chi voglia oggi dedicarsi alle istituzioni”.