Attualità

Caramelle e dentifrici lanciati al Giro d’Italia

Negli anni ‘50 l’evento sportivo veniva anticipato da una particolare campagna pubblicitaria, anche lungo i tornanti che portano a Volterra

I tempi “eroici”, pioneristici del ciclismo sono finiti negli anni ’50. Dopo le fatiche, il sudore su strade non asfaltate, i corridori con le maglie sbiadite e marroni per il fango, infatti, improvvisamente ci fu una svolta.

L’immagine del Giro d’Italia, nel dopoguerra, si trasformò in modo radicale. Gli atleti indossarono un abbigliamento variopinto e il loro arrivo fu anticipato da pullman e camioncini che gettavano vari prodotti verso la folla assiepata sui bordi della strada. Gli spettatori, infatti, erano pronti ad accaparrarsi saponette, dentifrici e caramelle lanciati come forma pubblicitaria.

Il brusio e il parapiglia, lungo i tornanti delle strade che portano a Volterra, però, si fermavano non appena si diffondeva la notizia che stavano arrivando i campioni più amati del tempo. Il ciclismo, in quel periodo, era lo sport più seguito a livello popolare. Anche a Volterra, infatti, la coppia Bartali - Coppi era seguita con la stessa passione con la quale si divideva la politica italiana. In molte botteghe e abitazioni private, accanto alle foto di famiglia, erano spesso presenti anche i ritratti dei due campioni.