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"Caro Matteo, la guardia medica..."

Buselli ha scritto al capo del governo Renzi per difendere il presidio a rischio soppressione: "Provocherebbe l'intasamento del pronto soccorso"

Lettera aperta del sindaco di Volterra Marco Buselli al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, in merito alla ventilata soppressione della guardia medica

Il Comune di Volterra "aderisce così all'iniziativa dell’Anpci, l’associazione nazionale dei piccoli comuni, che esprime una forte preoccupazione per l’ipotesi prospettata dal coordinatore Vincenzo Pomo della Sisac, di un’articolazione dell’assistenza medica territoriale non più sulle attuali 24 ore, ma bensì su 16 – ha scritto Buselli nella lettera inviata a Renzi - . Assistenza sino ad oggi garantita capillarmente, su tutto il territorio nazionale, dal servizio di continuità assistenziale,più comunemente conosciute come guardie mediche, importante servizio che in alcune realtà rappresenta l'unico presidio sanitario a tutela degli anziani, disabili e dei malati cronici".

"La soppressione della guardia medica andrà a pesare, dalle 24 alle 8, sul servizio 118 che si troverebbe a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i codici rossi e le visite e prescrizioni per patologie minori" ha aggiunto Buselli nella lettera. 

"Questa situazione provocherà disfunzioni nell’assistenza medica molto gravi - ha concluso il primo cittadino volterrano - con il reale rischio di intasamento dei pronto soccorsi e disagi enormi soprattutto nelle aree ora geograficamente meno raggiungibili, distanti molti km dal presidio ospedaliero o la postazione di 118 più vicini. La riforma delle cure primarie, così come ipotizzata non serve sicuramente al miglioramento del servizio e non porterà ad alcun risparmio, anzi ci sarà sicuramente un aumento dei costi".