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"Rischiamo di estinguerci, dobbiamo adeguarci"

La Cassa di Risparmio si fa sentire dopo lo sciopero: "Non possiamo sottrarci alla riorganizzazione, serve un sereno confronto coi sindacati"

La sede della Cassa di Risparmio di Volterra

Dopo la prima giornata di sciopero, il consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Volterra prende posizione. Lo fa dopo alcune settimane complicate, durante le quali il tentativo di mediazione tra l'azienda e i sindacati si è concluso malamente e la rottura sembra ormai irrimediabile. "Vorremmo rivolgerci ai dipendenti e le loro famiglie, al territorio, alle istituzioni - ha spiegato in una nota il presidente Alberto Mocchi - il nostro obiettivo è solo quello di trovare soluzioni valide ed economicamente sostenibili al più presto, ma per farlo dobbiamo ragionare su dati di realtà".

"La banca deve affrontare una riorganizzazione a cui non può sottrarsi perché la realtà del mondo, anche quello bancario, in Italia come ovunque, è che la crisi economica, la pandemia, l’automazione, i sistemi digitali, le abitudini della clientela e molto altro, stanno cambiando lo scenario - ha proseguito - o riusciamo a adeguarci a una nuova vita, oppure rischiamo di estinguerci. Questa è la realtà con cui dobbiamo misurarci".

"Siamo ben consapevoli delle preoccupazioni che toccano i lavoratori ed è proprio per questo che abbiamo deciso responsabilmente di attivarci per trovare soluzioni alternative - ha aggiunto - chiuderemo anche qualche filiale, non ne possiamo fare a meno come del resto stanno facendo tutte le banche, ma il nostro impegno è e sarà, di trovare soluzioni affinché vengano mantenuti nel territorio i livelli di occupazione attuali. Per questo continuiamo a ripetere che con la contrapposizione violenta e con la diffusione di notizie allarmistiche si perde lucidità e non si produce nulla".

"Purtroppo il contratto integrativo è scaduto a fine anno e non è stata la banca a disdettarlo unilateralmente, perché è chiaro che non è interesse della banca il perdurare di stati di incertezza. Comunque ripetiamo che siamo pronti fin da subito ad avviare il negoziato con il sindacato, non appena si renderà disponibile - ha proseguito - sottolineiamo che abbiamo unilateralmente mantenuto le principali voci retributive e che il nuovo contratto potrà avere decorrenza già dal primo Gennaio 2022".

"L’obiettivo del consiglio di amministrazione è quello di stipulare un nuovo contratto aziendale in linea con quanto stabilito dal contratto nazionale, che consenta, a fronte di alcune modifiche agli accordi attuali, di attribuire ai dipendenti un premio aziendale parametrato ad un effettivo ritorno alla redditività della banca - ha concluso - se la Cassa di Risparmio tornerà a produrre ricchezza, i dipendenti ne beneficeranno e così il territorio e gli azionisti. Per poter arrivare ad una soluzione è importante tuttavia che ci sia al più presto un sereno confronto con il sindacato basato sul reciproco rispetto: un'intesa comune è possibile e necessaria non solo per tutte le parti coinvolte, ma anche per i clienti, per le istituzioni locali e gli azionisti".