Politica

"Ci sono altre priorità rispetto al teatro"

Il consigliere Moschi si scaglia contro la proposta del nuovo teatro stabile nel carcere volterrano: "La città sta morendo, servono altri interventi"

La fortezza del carcere

È di pochi giorni fa la notizia del nuovo progetto per un nuovo teatro stabile all’interno del carcere di Volterra. Ma per il consigliere di opposizione Paolo Moschi, della Lista Civica Uniti per Volterra, la proposta è da rispedire al mittente.

"Probabilmente sarò controcorrente - ha detto - ma ho la presunzione di dire quello che tanti cittadini volterrani pensano: esprimo diverse perplessità sul nuovo teatro stabile, che dovrebbe sorgere in carcere, una fortezza del Quattrocento".

Secondo Moschi ci sono diverse motivazioni per cui opporsi alla proposta: innanzitutto, per una questione di utilità. "Per Volterra il teatro stabile in carcere non è una priorità - ha aggiunto - anzi è quasi un oggetto di distrazione di massa, di fronte ai tanti problemi di una città che sta morendo, senza viabilità, senza sviluppo, senza prospettive per i giovani".

Inoltre, secondo Moschi, non si tiene nemmeno in considerazione delle condizioni a cui si sottopongono i detenuti. "Togliendo la zona sotto il Maschio si toglie buona parte degli spazi di aria ai detenuti - ha continuato - le metrature delle aree destinate al passeggio così diminuiscono fortemente. Costruire un teatro in uno spazio nato e concepito per altro credo che comporti notevoli problematiche logistiche, e questo è chiaro anche dai sopralluoghi che sono stati effettuati negli anni".

"Ci sono altre questioni presentate dal personale che opera nella struttura, ma si vede che questi sono temi che hanno una visibilità minore - ha concluso - magari il sindaco Santi e il PD regionale si fossero impegnati per portare una Pediatria stabile con la stessa passione che hanno messo per il teatro di persone evidentemente politicamente vicine. Noi sicuramente vigileremo sui lavori e chiediamo alla Soprintendenza di non abbassare la guardia".