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Commissariato, Moschi preoccupato per le carenze

L'assessore ha rivolto un appello al questore e al ministero "per far sì che il sistema continui a garantire sicurezza e tranquillità"

L'assessore Paolo Moschi ha espresso forti preoccupazioni per le condizioni del Commissariato di Volterra: "Soltanto nell'ultimo anno - ha spiegato Moschi - sono venute meno tre persone, chi è stato trasferito non è stato sostituito, mentre la città ha assunto responsabilità importanti a livello di area vasta. Da quando è arrivata la Rems, i dipendenti del Commissariato, già ampiamente sotto organico, anziché aumentare sono diminuiti. Senza considerare che la città ospita circa 50 profughi, praticamente in proporzione più di Pisa". 

Moschi ha rivolto un appello: "Chiedo al Questore, e così al Ministero, di attivarsi, per far sì che un sistema, che negli anni ha garantito sicurezza e tranquillità, non abbia a rompersi. Sentiamo infatti che a Pisa la consapevolezza della fragilità del sistema Volterra - Val di Cecina è poco percepita. Purtroppo il Commissariato è in difficoltà a fare perfino le volanti". 

In riferimento alla fuga dell'ergastolano mentre si trovava in permesso premio Moschi ha aggiunto: "Non ci meravigliamo se poi carcerati scappano, o se non c'è la forza di fare controlli. Quando fu sciaguratamente soppressa la polizia stradale, si parlò incoscientemente di rafforzare le volanti e il lavoro su strada. Questo non si è verificato, e il territorio si è impoverito. Eppure questo territorio triplica d'estate e noi meritiamo la sicurezza al pari degli altri. Sappiamo delle difficoltà che ci sono in generale per le forze dell'ordine, e questo ci rammarica oltremodo. Però vorrei sottolineare che un sistema che funziona, come il nostro, non è eterno, e se non alimentato finirà con l'incepparsi. Siccome siamo vicini al punto di rottura, attendiamo soluzioni e personale, prima che sia troppo tardi".