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Contrade, l'esito delle elezioni

Sono stati 828 i contradaioli che hanno votato il 21 gennaio per rinnovare le cariche delle otto contrade cittadine. Tutti gli eletti

Dopo le elezioni del 21 gennaio svoltesi nelle otto contrade cittadine che hanno totalizzato la 828 voti (leggero calo rispetto al 2015) e dopo le assemblee delle singole Contrade sono stati eletti i nuovi Balitori e le altre cariche elettive. Il nuovo priore maggiore è Alessandro Benassai.

In questi giorni, inoltre, si è rinnovato per il triennio 2018/2020 l’organismo di coordinamento che è il Comitato delle Contrade.

Dalle elezioni, è uscito un consiglio rinnovato soprattutto per quel che riguarda alcune giovani new entries nel gruppo dei Balitori.

"L’obiettivo - hanno spiegato dal Comitato - appare chiaro: creare un substrato di forze fresche e capaci, in un prossimo futuro, di assumere le redini di questo organismo. Una transizione nella quale verrà cercato di superare le evidenti difficoltà, emerse negli ultimi periodi e che hanno messo in discussione la sopravvivenza delle Contrade stesse. Le elezioni del nuovo Comitato rappresentano un atto di responsabilità, un gesto deciso e convinto di continuare il lavoro svolto fino ad oggi e portare avanti le numerose attività istituzionali e le manifestazioni legate alle tradizioni rievocative, in primis il Palio del Cero”.

"Durante il dibattito proficuo e vivace dell’elezione del Priore Maggiore c’è da sottolineare l’assenza di polemiche o spaccature, segno di un tempo difficile ma altrettanto maturo, costruito dal Priore Maggiore uscente Fabrizio Fabbri che tanto si è speso per raggiungere questo obbiettivo".

I nuovi Balitori sono:

che insieme ai rappresentanti

compongono il Comitato delle Contrade

Gli eletti sono stati

Il Priore Maggiore Benassai ha inoltre costituito una segreteria coadiuvata da Paolo Chiodi e Miriana Pecchioni.

"Una guida sicura ed esperta quella di Alessandro Benassai - hanno concluso dal Comitato - che saprà mettere a frutto la sua esperienza per il bene della comunità volterrana; un piccolo “consiglio comunale” come lo ha definito il nuovo Priore nel quale oltre alla inevitabile discussione, tutti dovranno lavorare pe il raggiungimento di nuovi e importanti obbiettivi".