Attualità

I detenuti mangeranno quello che coltivano

Siglato l'accordo per un progetto di agricoltura a "chilometro zero" denominato "Orto urbano della Fortezza Medicea di Volterra"

La casa circondariale di Volterra (foto Piero Frassi)

I detenuti di Volterra si faranno agricoltori per produrre frutta e ortaggi, che poi consumeranno nella loro mensa. E' l'obiettivo del progetto "Orto urbano della Fortezza Medicea di Volterra", messo nero su bianco con un'intesa fra la casa circondariale e il Comune. 

In pratica i detenuti, a titolo di volontariato, saranno messi in condizione di avviare una produzione ortoflorovivaistica destinata alla cucina del carcere e a specifici progetti interni, anche in funzione del corso turistico alberghiero aperto agli studenti e ai detenuti stessi.

"Grazie al lavoro congiunto della direzione del carcere da cui è partita l'idea progettuale e dell'assessorato alle politiche sociali - ha commentato il sindaco Marco Buselli - abbiamo potuto intercettare i finanziamenti legati al bando e avviare un percorso improntato alla realizzazione di orti in città e sul territorio". 

L'intesa prevede che la casa di reclusione metta a disposizione per cinque anni le fasce di terreno nell'area del Vecchio forno, oltre ai due appezzamenti destinati all'orto interno, inoltre prenderà in carico il materiale, gli utensili e le attrezzature acquistate e provvederà a realizzare il progetto che sarà finanziato dall'ente Terre regionali Toscane con il cofinanziamento del Comune.

Esperimenti simili sono già in corso in altre case circondariali e in alcuni centri di accoglienza per migranti.