Attualità

Dialisi, si chiede che resti integrata

A intervenire, dopo la Cgil, è anche Sos Volterra che chiede che il servizio di dialisi resti integrato nella struttura ospedaliera

"Bene ha fatto il sindacato dei pensionati Cgil a evidenziare le problematiche del servizio di dialisi del nostro ospedale", dice Sos Volterra.

"Un'eccellenza che, oltre alle criticità logistiche e funzionali messe in evidenza dal sindacato, vede questa riorganizzazione generarne di ulteriori. Sganciare infatti il servizio dialisi, che adesso è fisicamente integrato con la Medicina e l'Utic, dal complesso ospedaliero, lasciandolo isolato in un'ala deospedalizzata, come di fatto si vuol fare, fa venire in mente rischi di trasformazione definitiva in un centro di assistenza limitata, come finora è stato evitato".

"Da un lato - dice ancora l'associazione - è del tutto evidente che non possiamo continuare ad avere un trattamento diverso da Pontedera a livello di comfort, dall'altro alcune potenzialità strategiche, come quella di diventare un polo di riferimento per le dialisi estive, sarebbero da richiedere subito, anziché mettersi a spostare tutti i reparti dell'ospedale. Negli scorsi anni si è evitato che la dialisi chiudesse tre giorni a settimana, ma l'alternativa a chiudere, è rilanciare. E ci sembra a tal fine, assolutamente inopportuno, sganciare l'area medica dal comparto nefrologico, con cui le affinità sono evidenti, mentre non si capisce a cosa serva avere accanto le cure intermedie".