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"E' da irresponsabili stipendiare smantellando"

Il sindaco Buselli in merito alla notizia che il terzo pediatra verrà mantenuto con i soldi derivanti dalla riorganizzazione sanitaria

Marco Buselli

"Agire così è come bruciare i mobili di casa per scaldarsi un giorno in più, dopodiché si muore comunque di freddo". A dirlo è il sindaco di Volterra Marco Buselli in merito alle notizie apparse sulla stampa secondo cui il terzo pediatra richiesto dal territorio verrebbe stipendiato dall'Asl con denaro derivante dalle riorganizzazioni in atto nella sanità toscana.

"Mentre a seguito della mobilitazione generale – ha dichiarato Buselli in una nota -, in cui le mamme hanno avuto un ruolo decisivo, abbiamo ottenuto l'ampliamento al sabato e ai festivi della presenza pediatrica in ospedale, che sarà riferimento per tutto il territorio, ben diversa appare la dinamica che porterebbe il terzo pediatra a Montecatini. Proprio la strada che aveva individuato la Valdicecina col consigliere del Comune di Pomarance, Loriano Fidanzi, impegnato a tessere la tela delle relazioni istituzionali. Anche il Consigliere Mazzeo conferma sui social la cosa. Già in precedenza lo stesso Fidanzi aveva accennato ai fondi che la Regione darebbe in caso di smantellamento della zona distretto e della società della Salute locale (100.000 euro). Giusto in Società della Salute (il 10 febbraio scorso) concordammo invece tra tutti i sindaci (in presenza dello stesso Fidanzi) che non si sarebbero fatti accordi mentre la nostra organizzazione territoriale non è ancora stata soppressa ed è tuttora attiva e funzionante".

"Ritengo da irresponsabili ciò che è stato fatto - ha aggiunto Buselli -, ma soprattutto contrario alla linea che tutto il territorio aveva dato appena tre giorni prima in Società della Salute. Nessuno ha dato mandato a svendere alcunché. Con la zona distretto, ad esempio, se ne andrebbe l'unità funzionale di Salute mentale. La battaglia di civiltà aperta dalle mamme comunque non si spegne con un contentino e riguarda anche un tema, come quello della reperibilità pediatrica, su cui non si scherza. Laddove la reperibilità è stata soppressa, resta comunque un reparto aperto. Da noi, dove il reparto è stato chiuso a suo tempo, la reperibilità è senza dubbio necessaria. Il teleconsulto può servire per esami strumentali, ma non può sostituire una visita".