Attualità

Volterra e le sue “fonti”

Gli antichi lavatoi che raccontano la vita quotidiana della città antica. Luoghi d'ispirazione per registi come Olmi e Benvenuti

Le fonti, ormai inutilizzate, che si trovano nei pressi delle mura medievali e nei borghi di Volterra, sono la testimonianza di quello che un tempo era il centro nevralgico della vita delle donne.

Infatti, oltre a essere un luogo di lavoro, i lavatoi erano un punto di aggregazione femminile che, durate queste faccende domestiche, avevano l’abitudine di conversare affrontando i più diversi argomenti: dai figli al gossip cittadino da cui nessuno e nessuna classe sociale era escluso. Questo era il loro momento per parlare liberamente, senza la “censura” dei padri o dei mariti.

Il valore artistico di alcune di queste fonti è indubbio. Basti pensare a Docciola e a San Felice che hanno catturato l’attenzione di uomini di cultura, di artisti e di registi come Ermanno Olmi e Paolo Benvenuti