Politica

"Ferito portato all'ospedale di Cecina, perché?"

Il caso è sollevato da Paolo Moschi, consigliere comunale di Uniti per Volterra, che pretende una risposta dall'azienda Usl Toscana nord ovest

Paolo Moschi

"Non potendo accettare il silenzio - scrive il consigliere di opposizione Paolo Moschi (Uniti per Volterra) -, chiedo ufficialmente una risposta dalla direzione Asl, dal responsabile del 118 e da chi nell'amministrazione comunale presiede alla sanità".

A preoccupare Moschi è il rischio di un depotenziamento dell'ospedale volterrano, ipotesi che da sempre tiene in allarme i volterrani. Moschi basa ora le sue preoccupazioni portando all'attenzione dell'opinione pubblica quanto avvenuto due settimane fa.

"Due domeniche fa - racconta il consigliere di Upv - , poco dopo le ore 8 di mattina, un ragazzo di 25 anni di Poggibonsi si è cappottato con l'auto sulla ss 68 dentro Saline. Dopo il celere intervento dei soccorritori, il giovane è stato trasportato per accertamenti al pronto soccorso di Cecina anziché a quello di Volterra. Ovvero è stato portato a 30 km di distanza anziché a 10". 

"Ritengo questo fatto di una gravità enorme - commenta Moschi -. Anche perché potrebbe stare a significare due cose: la prima ipotesi è che esiste la volontà di boicottare l'ospedale di Volterra, cercando di far registrare sempre meno numeri di accesso. La seconda, che sarebbe ancora peggiore, è che al nostro Pronto Soccorso non siano garantite le professionalità sufficienti a presiedere alla sicurezza sul territorio. E questa seconda sarebbe una colpa tutta interna alla Asl Nord Ovest, con chiare responsabilità politiche. Ovviamente stiamo parlando di un territorio turistico, già altamente penalizzato dalla viabilità e dalla lontananza coi centri maggiori, pertanto un qualcosa che non possiamo lasciare passare. Chi vuole continuare a umiliare l'ospedale di Volterra? Chiediamo lumi e chiarezza alla direzione Asl. Certamente noi non ci fermeremo fino a quando non avremo una risposta adeguata".