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Giani su ospedale, Fondazione Crv contrariata

Intervento della Fondazione Cassa di Risparmio sulla disponibilità del nuovo presidente toscano a potenziare gli ospedali periferici dopo la pandemia

L'ospedale Santa Maria Maddalena di Volterra

Non si fa attendere la risposta della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra alle dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che nei giorni scorsi ha confermato la volontà di potenziare l’ospedale civile di Volterra anche con la dotazione di posti in terapia intensiva e un’attenzione nei confronti dei servizi pediatrici.

Come tempistiche degli interventi di valorizzazione della sanità volterrana, Giani indica la fine della pandemia. E su questo la Fondazione Crv ha una "posizione chiara, netta e contraria".

“Siamo riconoscenti a Giani per il rispetto di ciò che promise durante la campagna elettorale, sulla volontà di valorizzare il nostro ospedale e dotarlo di posti di terapia intensiva - queste le parole di Roberto Pepi presidente della Fondazione Crv - ma non possiamo aspettare la fine dell’emergenza sanitaria per dare concretezza a quelle promesse. Noi da mesi abbiamo indicato e prospettato l’avvio di un progetto di potenziamento del nostro presidio, avendo anche dato disponibilità a compartecipare e a fare la nostra parte. Senza dimenticare che il nostro è un vero e proprio complesso sanitario, costituito anche da Auxilium Vitae, l’azienda Santa Chiara, la Rems, l’Inail. Quindi non ci stiamo a farci dire che tutto sarà rimandato a fine pandemia perché chi lo sa quando finirà?" 

"Rischiamo di posticipare per chissà quanto tempo - argomenta Pepi -. Invece è essenziale agire subito. È questo il momento giusto per un rilancio del presidio volterrano che potenziato e dotato di terapia intensiva potrà essere maggiormente utile e funzionale nel supporto degli ospedali Covid svolgendo tutte quelle attività e operazioni possibili e auspicabili in quanto ospedale Covid free. E questo anche in futuro. È lampante come gli esiti drammatici provocati da questa emergenza siano anche la conseguenza di scelte sciagurate della politica, che è andata avanti negli ultimi decenni con tagli sistematici alla sanità pubblica. Volterra è un caso emblematico al riguardo, avevamo un ospedale che era un vanto per tutta la regione e adesso ci troviamo un ospedale che arranca, perciò non siamo disposti a rinviare sine die una grande occasione per la sanità volterrana e di tutto il territorio”.