Attualità

"I cani al cimitero, perchè vietarli?"

La segnalazione di una nostra lettrice, Margherita Gabbrielli, sul divieto di ingresso degli animali al cimitero di Volterra

Il cartello di divieto ( foto di Margherita Gabbrielli )

"All’ingresso di uno dei tre cancelli del cimitero di Volterra c‘è un cartello di divieto per i cani, ma visionando il regolamento comunale, tra i divieti espressi non compare quello relativo all’ingresso degli stessi", scrive Margherita Gabbrielli.

"Premesso che si tratta di chiarire quest’incongruenza, penso che sia un lecito diritto andare dai propri defunti accompagnati da quelli che riteniamo a tutti gli effetti membri della nostra famiglia. Quest’esigenza è molto diffusa e per questo molti comuni hanno dato la possibilità di introdurre gli animali da compagnia all’interno dei cimiteri, a condizione che si rispettino alcune regole".

"L’esigenza di aprire l’ingresso ai cani nasce dal fatto che è aumentato rispetto al passato il numero di persone che tengono in casa un animale, anziani e single spesso per combattere la solitudine e soprattutto gli anziani tendono a non separarsi mai dai propri animali e talvolta sono costretti a rinunciare alle proprie abitudini, inclusa la visita al cimitero. Per questo motivo molti comuni emettono ordinanze meno restrittive anche riguardo all’accesso dei cani nei cimiteri, ma a determinate condizioni, ovvero che vengano tenuti al guinzaglio e che vengano raccolte, come del resto in ogni luogo pubblico, le deiezioni", dice ancora Gabbrielli. 

"In un’ epoca sempre più attenta e sensibile ai bisogni dell’uomo ed in cui i cani possono accedere alle spiagge, ai ristoranti, agli ospedali, a molti supermercati, si può consentire l’accesso anche al cimitero. Dunque, si tratterebbe di rimuovere i vari cartelli, sparsi per la città, di divieti per i cani ormai obsoleti secondo le attuali leggi in materia e definiti dai vari TAR eccessivamente limitativi della libertà di movimento delle persone. Mi riferisco a quelli che persistono appunto al cimitero, al Parco Fiumi e nelle varie aree pubbliche (S. Francesco, Piazza Papa Giovanni XXIII…) che, a mio avviso, danno un messaggio sbagliato non solo ai residenti, ma anche ai turisti che sempre di più vengono in visita con i loro amici a quattro zampe. A maggior ragione adesso, con la candidatura a capitale italiana della cultura, Volterra deve presentarsi accogliente ed aperta nella mentalità e nelle azioni di tutti".