Il Commissariato di Volterra è sotto osservazione. Il Sindacato unitario lavoratori di Polizia (Siulp), infatti, attraverso il segretario provinciale Vito Giangreco, ha spiegato quali siano i rischi che sta correndo il presidio di Polizia volterrano, a organico sempre più ridotto.
"Il Siulp non vuole creare allarmismi o essere tacciato di mera propaganda sindacale, ma semplicemente registrare una situazione che si è venuta a creare a causa dei continui pensionamenti per i quali non ci sono state le dovute sostituzioni - ha spiegato Giangreco - attualmente, il Commissariato ha una forza organica pari a 20 unità compreso il dirigente, di cui uno appartenente al ruolo tecnico e due al posto di fotosegnalamento, mentre gli operatori impiegati in turni continuativi sono 9".
"Il conto è presto fatto - ha aggiunto - restano solo 7 operatori per i servizi di ordine pubblico e, tra questi, 3 appartenenti al ruolo agenti e assistenti spesso impiegati anche nei servizi alla centrale operativa. Ricordando, inoltre, che il restante personale impiegato nei servizi di ordine pubblico poi dovrà recuperare il riposo settimanale, aggravando il turno lavorativo, che appare oramai insostenibile".
Una situazione che, secondo Giangreco, presto potrebbe ulteriormente complicarsi visto un pensionamento e l'impiego degli agenti in altri settori.
"È impensabile continuare così, considerando che la Valdicecina è, per estensione, il più vasto territorio della Provincia, dove insistono un carcere, la Rems e altre strutture cliniche per la salute mentale con ospiti sottoposti alla misura di sicurezza della libertà vigilata - ha concluso - tutto ciò stride con quanto contenuto nel decreto a firma del Capo della Polizia, attraverso il quale ha previsto per il Commissariato di Volterra, a regime, ben 45 unità, mentre oggi ne conta solo 20".