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In ospedale cure intermedie e un hospice

Piani e problemi della Asl rivelati al consiglio comunale aperto sulla sanità in Alta Valdicecina dalla dirigente Sanguineti e dal dottor Nardi

Sono stati Sabina Sanguineti, responsabile dell'azienda Usl Toscana nord ovest per gli ospedali di Pontedera e Volterra, e il dottor Luca Nardi, direttore dei due nosocomi, a illustrare piani e criticità del Santa Maria Maddalena all'atteso consiglio comunale aperto di ieri, sul futuro della sanità in Alta Val di Cecina. Numeroso il pubblico intervenuto a palazzo dei Priori, con il sindaco Giacomo Santi a far gli onori di casa e fra i presenti i primi cittadini di Pontedera, Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina, Matteo Franconi, Ilaria Bacci e Alberto Ferrini.

Sanguineti ha fatto capire che l'azienda sta lavorando a una riorganizzazione di tutti gli ospedali e che per quello di Volterra si è pensato a posti letto da dedicare a cure intermedie (otto) e ad hospice, per chi è affetto da gravi patologie. Posti letto che saranno tolti alla chirurgia, poiché l'occupazione media si attesta al 30 per cento.

Viste le difficoltà, l'obbiettivo della Asl è chiaro: cercare di sfruttare al massimo spazi e personale, per ridurre gli sprechi e non tagliare i servizi. Si spiega così anche il progetto di portare a Volterra più pazienti per chirurgia ambulatoriale e day surgery, progetto spesso annunciato e ancora non compiuto appieno.

Al direttore Nardi è invece toccato fare l'elenco delle criticità, quelle che più preoccupano i cittadini e le forze politiche di minoranza volterrane, Per Volterra e Uniti per Volterra. Su tutte, Nardi ha parlato della mancanza di personale, rimarcando però che è un problema nazionale. Per novembre dovrebbe finalmente arrivare lo specialista in oculistica, ha fatto sapere il dottor Nardi, mentre resta ancora aperta la sostituzione dello specialista in ostetrica ginecologia.