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Invaso di Pian di Goro, "Adesso basta ritardi"

I vicesindaci di Pomarance, Volterra e Cecina chiedono di intervenire il prima possibile per realizzare l'infrastruttura, anche con un commissario

Il fiume Cecina

Il tema dell'invaso di Pian di Goro unisce Pomarance, Volterra e Cecina. I tre vicesindaci dei tre Comuni, ovvero Nicola Fabiani, Davide Bettini e Antonio Giuseppe Costantino, hanno infatti firmato una nota congiunta sull'importanza di proseguire verso la sua realizzazione.

"Da anni le nostre amministrazioni comunali stanno lavorando per sensibilizzare e sollecitare tutti gli attori istituzionali - hanno scritto - aver ottenuto un finanziamento di circa 600mila euro da parte del Ministero delle Infrastrutture è stato un passo fondamentale. Il definitivo superamento del progetto del cavo di Puretta e gli importanti interventi eseguiti da Asa hanno permesso lavori di efficientamento e reperimento di nuove risorse idropotabili con l’interconessione degli acquedotti tra Bassa e Alta Valdicecina, mettendo per il momento in sicurezza il sistema".

"Il progetto di fattibilità dell'invaso è stato inserito tra le prime azioni strategiche del Contratto di Fiume Cecina, firmato pochi mesi fa, con lo scopo di migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della valle - hanno proseguito - accelerare sul progetto di fattibilità già finanziato è determinante: il ritardo accumulato dagli enti preposti non è più accettabile. La realizzazione di una grande opera come questa va valutata nella sua sostenibilità e utilità a scala di bacino e in una nuova visione complessiva della gestione degli ecosistemi fluviali".

"Come indicato anche da Legambiente, serve una strategia nazionale per rendere il nostro Paese più resiliente alla crescente siccità - hanno specificato - dai dati sulle precipitazioni e temperature risulta che la Valdicecina sia una delle realtà più esposte ai cambiamenti climatici. La valle è inoltre tra le aree più attenzionate sugli impatti sulla vegetazione causate dalla crisi climatica in corso. È urgente capire come rendere il territorio maggiormente resiliente".

"Naturalmente, le grandi opere non bastano a risolvere tali problematiche, ma serve un approccio completamente nuovo nella gestione e allo sviluppo dei territori - hanno concluso - la fattibilità dell’invaso di Pian di Goro si configura quindi come un progetto strategico regionale e pertanto chiediamo alla Regione e all’Autorità idrica toscana di attivare urgentemente un tavolo dedicato, valutando anche la nomina di un commissario straordinario".